Al via il 15 settembre la nuova edizione delle “10 Parole”

Torna in città a Udine la proposta delle “10 Parole”, percorso ispirato ai 10 comandamenti e rivolto ai giovani dai 18 anni che desiderano approfondire, scoprire, riscoprire il rapporto tra la propria vita e la fede.

L’edizione 2025-2026 – la sesta da quando è stata proposta nell’Arcidiocesi di Udine – si svolgerà nella chiesa di San Cristoforo (che peraltro è sede degli appuntamenti della pastorale universitaria), nella centralissima piazza San Cristoforo. Appuntamento il lunedì sera, dal 15 settembre, alle ore 20.30.

I sacerdoti di riferimento sono: don Daniele Morettin, don Daniele Antonello, don Marcin Gazzetta e don Nicola Zignin. Insieme a loro un’équipe di collaboratori laici. La partecipazione è gratuita e libera; non serve iscrizione.

 

Che cosa sono le «10 Parole»?

L’esperienza dei «Dieci comandamenti», conosciuta come «Dieci parole», è un itinerario nato nel 1993 grazie al sacerdote romano don Fabio Rosini e un gruppo di adulti collaboratori. Nel corso degli anni l’itinerario è stato riproposto in centinaia di parrocchie e diocesi d’Italia (e non solo).

Migliaia, ormai, sono le persone che hanno partecipato in questi anni alle catechesi delle Dieci Parole – almeno 450 nell’Arcidiocesi di Udine -, e tutti sono rimasti piacevolmente colpiti dal grande nutrimento che ne hanno ricevuto per la vita. «Provare per credere», direbbe chi ha già partecipato a iniziative simili. Gesù stesso direbbe «Venite e vedrete».

Da sempre il fine primario dei Dieci Comandamenti è stato quello di introdurre i giovani a una vera relazione tra la fede e la vita. È rivolto a giovani (e non) a partire dai 18 anni di età (quindi dopo la conclusione delle scuole superiori). Tutti sono invitati: studenti universitari, giovani che non frequentano più gli oratori o che hanno abbandonato la pratica religiosa o che ancora hanno dei dubbi di fede; studenti o lavoratori che nelle tradizionali proposte parrocchiali non trovano quello che fa al caso loro e che però hanno il desiderio di approfondire tematiche legate alla vita di fede. Quello che è certo è che non si tratta di un classico percorso “post Cresima”.

 

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