Agostino Pitto è diacono. L’Arcivescovo: «Incoraggiante segnale di Dio alle preghiere sulle vocazioni»

“Preghiamo per Agostino perché, sull’esempio di santo Stefano e di tanti altri santi diaconi, sia disponibile allo Spirito Santo che riceverà con l’ordinazione e sia, così, un buon operaio della vigna di Dio”. A dirlo è stato l’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, nell’omelia per l’ordinazione diaconale di Agostino Pitto, 29 anni, originario di Branco, tenutasi questo pomeriggio in Cattedrale.

Partendo dalla parabola evangelica della vigna, l’Arcivescovo ha affermato che “essa ci aiuta a comprendere quant’è importante il passo che Agostino sta compiendo e quale sarà il ministero nel quale sta per entrare con la consacrazione sacramentale a diacono”. “A differenza di quelli dell’Antico Testamento – ha proseguito l’Arcivescovo – gli operai scelti da Gesù sono stati buoni e fedeli; e questo più merito del Signore che per bravura loro. Il giorno della Pentecoste, infatti, il Signore risorto fece scendere sugli apostoli il suo Santo Spirito che cambiò la loro mente e il loro cuore e li rese fedeli operai della vigna del Signore.

 
L’opera degli apostoli è continuata grazie ad altri operai, loro successori. Anch’essi sono sempre stati scelti da Gesù e consacrati con un dono speciale dello Spirito Santo. Oggi Agostino entra a far parte di questi operai che hanno la responsabilità di coltivare la vigna del Signore. Questa è la vocazione che ha ricevuto, alla quale ha risposto con generosità, negli anni di formazione in seminario”.

L’Arcivescovo poi ha ricordato la promessa di celibato di Agostino, che lo porterà a rinunciare “ad una famiglia propria per dedicare tutta la sua persona e tutto il tempo di vita, che la Provvidenza gli darà, a servizio di Dio e dei fratelli”.

L’ordinazione diaconale, per Agostino, sarà un passo verso il presbiterato. “Ci stingiamo in preghiera vicino a questo giovane che consacra la sua vita a Cristo e a servizio della Chiesa, la nuova vigna del Signore”.

Ecco allora la triplice preghiera che l’Arcivescovo ha rivolto a Dio, preghiera di lode, “perché non fa mancare operai per la sua vigna. Essi, come ben ci fa capire la parabola evangelica, sono indispensabili dentro la Chiesa”. Una preghiera, poi, affinché Agostino sia “disponibile allo Spirito Santo che riceverà con l’ordinazione e sia, così, un buon operaio della vigna di Dio. Chiediamo per lui le virtù che san Paolo ci ha elencato nella seconda lettura: sia oggetto dei suoi pensieri e desideri solo ciò che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato; solo ciò che è virtù”. Infine la preghiera “perché Gesù, Buon Pastore, chiami altri giovani come operai nella sua vigna. Egli ci sta donando qualche incoraggiante segnale di risposta alle nostre preghiere”.

 
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