Ispirato al Cammino di Santiago de Compostela, il percorso di 200 chilometri si snoda lungo venti tappe, in dieci delle quali si incontrano le storiche Pievi Carniche, luoghi di silenzio e riflessione spirituale.
Per tutti coloro che vogliono partecipare al primo appuntamento il ritrovo è alle 8.30 al Duomo di Tolmezzo da dove, dopo un breve momento di preghiera, alle 9 si parte a piedi verso la Pieve di Cesclans (nella foto) che sarà raggiunta alle 13.00.
«È importante avviare questa esperienza di spiritualità, preghiera e avvicinamento alla natura con il nostro Vescovo che rappresenta il pastore e la guida della nostra Chiesa – afferma Pietro Cosatti, presidente del Comitato che promuove e coordina l’itinerario tra le montagne della Carnia –; quest’anno abbiamo voluto che il filo conduttore della stagione fosse il tema della Speranza, lo stesso indicato dal Vescovo per l’Anno pastorale, dedicandolo soprattutto alle famiglie, cardine delle nostre comunità e ai giovani che rappresentano il futuro della società».
Informazioni generali
L’itinerario – il tempo di percorrenza di ciascuna tappa, adatta a tutti, anche alle famiglie, varia da 1 a 7 ore di cammino –, si apre idealmente da Cjase Emmaus a Imponzo di Tolmezzo dove è allestito il punto informativo e di accoglienza prima della partenza, nel quale si possono trovare anche gadgets con il logo del «Cammino delle Pievi», magliette, medaglie e bastoni, oltre alla carta del pellegrino che, grazie alla timbratura di tappa in tappa, consente di documentare il percorso effettuato (a fine stagione sarà l’Arcivescovo mons. Mazzocato a consegnare l’attestato a quanti hanno percorso tutte le 18 tappe).
La novità di quest’anno è la segreteria centro-informativo attiva tutte le mattine, da fine maggio, al numero 342 0561342; inoltre, come già accaduto nelle passate edizioni, un gruppo di giovani animatori della Carnia, al sabato e alla domenica (per gli altri giorni su prenotazione) saranno presenti all’interno delle varie Pievi – da quella di San Floriano a Illegio fino a quella di San Pietro in Carnia a Zuglio –, per accompagnare i visitatori alla «scoperta» della storia e delle ricchezze custodite in questi preziosi edifici storici. Sarà l’occasione per una ventina tra ragazzi e ragazze di mettere a frutto quanto imparato durante una serie di incontri con don Alessio Geretti, delegato episcopale alla Cultura dell’Arcidiocesi di Udine.
Le tappe – inserite in una pregevole guida culturale-spirituale (che il Comitato spera, risorse permettendo, di poter ristampare) – possono essere percorse in autonomia, ma anche accompagnati dai promotori del progetto o dai componenti del Gruppo di preghiera della Peregrinatio Mariae in Carnia.
Per approfondire:
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