Una domenica di grande festa. Così si presenta all’Arcidiocesi di Udine il 23 novembre, solennità di Cristo Re in cui la Chiesa udinese celebra la Giornata del Seminario. Un appuntamento che quest’anno è arricchito anche dall’ordinazione sacerdotale di don Manuel Minciotti e don Luigino Vit (di cui riferiamo nell’articolo a parte) e che, peraltro, da qualche anno coincide con la Giornata mondiale della Gioventù nelle Diocesi di tutto il mondo. Tre circostanze di festa, insomma, che pongono al centro la chiamata vocazionale di giovani e meno giovani.
Parlando di Seminario, tuttavia, non intendiamo soltanto coloro che stanno vivendo discernimento vocazionale o sono in cammino verso il sacerdozio: oltre a loro, infatti, la comunità del Seminario è composta anche dai formatori e da un piccolo gruppo di suore Serve del Sacro Cuore di Gesù e dei poveri.
Perché una giornata dedicata al Seminario
Sono diversi gli obiettivi di questa iniziativa, a partire dal far conoscere il Seminario alle comunità dell’Arcidiocesi udinese, invitate quindi a supportare nella preghiera il cammino dei giovani in discernimento e orientati verso il sacerdozio.
La Giornata, inoltre, è un momento propizio per proporre un annuncio vocazionale che riguardi tutti gli stati di vita, compreso quello sacerdotale.
Non ultimo, la Giornata del Seminario si propone di sostenere economicamente le attività formative e vocazionali: a questo proposito, le offerte raccolte nelle chiese durante la Giornata del Seminario saranno devolute proprio alle necessità del Seminario.
In prossimità della Giornata del Seminario, il settimanale diocesano La Vita Cattolica pubblicherà un inserto speciale di 4 pagine dedicate proprio al Seminario.
Chi sono i seminaristi
Gli studenti del Seminario sono 23, quattro dei quali vivono e studiano fuori sede. Nel novero sono compresi tre giovani che stanno frequentando l’anno propedeutico in vista di un eventuale ingresso nel Seminario di Castellerio e che vivono in comunità soltanto alcuni momenti alla settimana.
- per l’Arcidiocesi di Udine ci sono 13 seminaristi (compresi due giovani all’anno propedeutico);
- per l’Arcidiocesi di Gorizia ci sono 5 seminaristi;
- per la Diocesi di Trieste ci sono 5 seminaristi (compreso un giovane all’anno propedeutico).
Sebbene in misura minore rispetto al recente passato, la comunità dei seminaristi mantiene la sua caratteristica multietnica, dal momento in cui in Seminario vivono e studiano seminaristi che provengono da diversi paesi del mondo:
Italia: 20 seminaristi
Croazia: 1 seminarista
Colombia: 1 seminarista
Repubblica democratica del Congo: 1 seminarista
Riguardo agli anni di frequenza, la distribuzione è così composta:
- Anno propedeutico: 3 giovani
- Primo anno: 2 seminaristi
- Secondo anno: 4 seminaristi
- Al terzo anno non ci sono seminaristi
- Quarto anno: 6 seminaristi
- Quinto anno: 4 seminaristi
- Sesto anno: 1 seminarista
- In tirocinio pastorale: 3 seminaristi
L’équipe educativa del seminario
Il gruppo dei seminaristi è guidato da un’équipe educativa composta da:
- don Daniele Antonello (dell’Arcidiocesi di Udine), rettore del Seminario (nella foto);
- don Paolo Greatti (Arcidiocesi di Udine), vice-rettore;
- don Davide Gani (Arcidiocesi di Udine), direttore spirituale;
- mons. Nicola Ban (Arcidiocesi di Gorizia), animatore dell’anno propedeutico;
- don Franco Gismano (Arcidiocesi di Gorizia), direttore dello Studio Teologico Interdiocesano.
A loro si aggiungono – con compiti diversi – gli incaricati diocesani per il seminario, sacerdoti che fungono da primo punto di riferimento per i giovani che si interrogano sulla strada della propria vita. Per l’Arcidiocesi di Udine il riferimento è don Daniele Antonello, per l’Arcidiocesi di Gorizia si può far affidamento a mons. Nicola Ban, mentre l’incaricato per la Diocesi di Trieste è don Sergio Frausin.
Le “suore del seminario”
Nel seminario di Castellerio vive anche una comunità di tre suore Serve del Sacro Cuore di Gesù e dei poveri. Si tratta di una congregazione messicana fondata da San Josè Maria de Yermo nel 1885. Le suore sostengono la comunità con la preghiera e si occupano dell’accoglienza e della gestione della foresteria. Sono presenti in seminario dal mese di settembre del 2012.
Monasteri Visibile e Invisibile: la preghiera per le vocazioni
In occasione della Giornata del Seminario, l’Arcidiocesi di Udine rilancia l’esperienza del Monastero invisibile: circa 600 persone, in tutta la Diocesi, pregano per le vocazioni. L’iniziativa del Monastero invisibile, peraltro, pone un’attenzione particolare al coinvolgimento degli infermi.
Il Monastero invisibile è un’iniziativa dell’Arcidiocesi di Udine che coinvolge tutte le persone che desiderano dedicare un po’ di tempo alla preghiera per le vocazioni al sacerdozio.
Per approfondire e per aderire all’iniziativa rimandiamo alla pagina a essa dedicata.
Accanto all’iniziativa del Monastero invisibile, il Seminario propone anche la versione “visibile”: si tratta di una mappatura delle iniziative comunitarie proposte da Parrocchie o Collaborazioni pastorali, nelle quali si chiede al Signore il dono di nuove vocazioni, particolarmente quelle al sacerdozio. Le cui iniziative sono riassunte in una pagina nel sito web del Seminario, da cui se ne possono anche segnalare di nuove.
I materiali per la Giornata del Seminario 2025
- Le intenzioni per la preghiera dei fedeli (domenica 23 novembre 2025), formato Word
- Il manifesto, formato JPG
- La foto dei seminaristi, in alta risoluzione
- Proposte vocazionali nell’Arcidiocesi di Udine
- Monastero invisibile (dal sito web del Seminario)
- Monastero visibile (dal sito web del Seminario)
- Sito web del Seminario
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