Festa a Udine per la riapertura al culto della restaurata chiesa di Santa Maria in Castello

La Pieve di Santa Maria di Castello, prima e più antica chiesa di Udine che sorge sulla salita del colle del Castello, tornerà ad accogliere fedeli e visitatori. Le sue porte si riapriranno domenica 5 ottobre, alle 18, con il rito di benedizione che sarà impartito dall’arcivescovo mons. Riccardo Lamba. Il calendario degli eventi e la storia della chiesa.

È la chiesa più antica di Udine, pieve della città che per nove lunghi anni è stata celata agli occhi degli udinesi a causa di imponenti lavori di restauro. Domenica 5 ottobre la chiesa di Santa Maria in Castello riaprirà i battenti e – come in tutti gli ultimi otto secoli – riprenderà ad accogliere i fedeli. Oggi la chiesa è filiale della Parrocchia di Santa Maria Annunziata nella metropolitana, con sede nella Cattedrale di Udine. Ma in passato era la pieve matrice di tutte le chiese della città.

 

Il calendario degli appuntamenti celebrativi

Dal 28 settembre al 5 ottobre i missionari vincenziani daranno vita a una Missione popolare in centro città che anticiperà la benedizione della pieve. La Missione popolare è il tratto caratteristico dell’esperienza carismatica Vincenziana e si ricollega agli inizi dell’azione di Vincenzo de’ Paoli nei villaggi e nelle campagne. In particolare, lunedì 29 e martedì 30 settembre i vincenziani incontreranno i bambini del catechismo, mentre mercoledì 1° ottobre, alle 19, animeranno il Santo Rosario nell’oratorio della Purità cui seguiranno la Messa e l’incontro con gli operatori pastorali. Venerdì 3 ottobre alle 16 la celebrazione con l’Unzione degli infermi per malati e anziani. Nella chiesa di San Giacomo, ogni giorno alle 9, ascolto e Sacramento della Riconciliazione fino alle 12; alle 10 la Santa Messa seguita dal Rosario e, il giovedì, dall’adorazione eucaristica.

Domenica 5 ottobre, alle 18, la solenne benedizione della Pieve, presieduta dall’arcivescovo di Udine mons. Riccardo Lamba, restituirà la pieve agli udinesi. Dopo la celebrazione avrà luogo una processione aux flambeaux accompagnata dai canti della Cappella Musicale della Cattedrale e dalla Filarmonica di Colloredo di Prato. Partecipa la croce della Chiesa-Madre di Aquileia seguita da alcune croci delle Pievi storiche dell’Arcidiocesi e delle Parrocchie della città di Udine. La processione scenderà dal colle del castello e giungerà in Cattedrale, dove si celebrerà una solenne Santa Messa.

Mercoledì 8 ottobre, alle 20.30, appuntamento per i giovani con il primo appuntamento del ciclo “I Mercoledì dell’Angelo”. Sul tema «Un uomo cambiato da uno sguardo» inververrà Pietro Sarubbi, attore interprete di Barabba nel film “The Passion” di Mel Gibson.

Domenica 12 ottobre, alle 12, Santa. Messa con i genitori e i bambini del catechismo della Parrocchia di Santa Maria Annunziata. La celebrazione sarà animata dal Coro dei Pueri Cantores. Nel pomeriggio, alle 14.30, «L’Angelo scende a incontrare i bambini»: lettura teatrale con la Compagnia del Teatro del Silenzio, aperta a tutti i bambini. Da un’idea di Maria Beatrice Bertone; interpreti: Federica Sansevero e Gioele Lodolo. Alle 15.30 il pomeriggio proseguirà con i giochi sul prato del piazzale del castello.

Martedì 14 ottobre, dalle ore 18 alle ore 19, Veglia di preghiera alla Regina Pacis, presieduta dall’Arcivescovo mons. Riccardo Lamba. Chi desidera potrà restare in preghiera fino alle 20, orario di chiusura della chiesa.

Giovedì 16 ottobre, alle 10.30, appuntamento per sacerdoti e diaconi: «La Pieve di S. Maria di Castello, madre delle chiese di Udine», a cura di mons. Sandro Piussi (direttore dell’Ufficio diocesano per i beni culturali e docente di storia della Chiesa).

Sabato 18 ottobre, alle 16.30, «Noi ministri dell’amore di Dio»: Santa Messa con le coppie che si sono sposate in questa chiesa (o celebrano i lustri di matrimonio). Presiede mons. Andrea Bruno Mazzocato, arcivescovo emerito di Udine; la celebrazione sarà animata dal coro dei Juvenes Cantores del Duomo.

Domenica 19 ottobre, infine, alle ore 17, concerto musicale per organo e coro della Cappella Musicale della Cattedrale diretta dal M° Davide Basaldella: «Maria, icona della nostra storia».

La Parrocchia della Cattedrale udinese propone anche visite guidate alla chiesa di Santa Maria in Castello venerdì 10 ottobre alle 11, venerdì 17 ottobre alle 17 e venerdì 24 ottobre alle 11.

L’angelo che domina il campanile della chiesa di Santa Maria in Castello, uno dei simboli di Udine (foto: Arcidiocesi di Udine via Mercoledì dell’Angelo)

Otto secoli… in sintesi

La chiesa di Santa Maria di Castello come oggi la vediamo risale ai primi decenni del secolo XII, ma un più antico edificio ha preceduto l’attuale. Alcuni frammenti lapidei rinvenuti durante i restauri del 1928-30 la datano con ogni probabilità all’VIII secolo, in epoca longobarda. Già in alcuni documenti del XII secolo è citata quale plebs Utini, la pieve matrice di Udine, mentre è nel basso medioevo che si trova consolidata la denominazione “Sancte Marie de castro” con cui oggi la appelliamo.

Essa ospita al suo interno importanti affreschi di epoche diverse, frammentari, ma determinanti per la storia artistica del medioevo non solo friulano. Nell’abside maggiore, in particolare, le scene dedicate alla morte di Maria e alla sua successiva Assunzione e Incoronazione sono un’importante testimonianza di cultura giottesca del quarto decennio del XIV.

Dopo il rovinoso terremoto del 26 marzo del 1511, la facciata fu rifatta da Gaspare Negro all’inizio del Cinquecento, mentre il campanile, iniziato dallo stesso Negro forse al posto di una delle torri della cinta muraria, fu concluso da Giovanni da Udine nel 1539.

Esso è sormontato da un angelo girevole con l’indice puntato ad indicare la direzione dei venti e con i suoi 43 metri di altezza, dall’alto della collina del castello domina la vasta pianura friulana ed è uno dei simboli più rappresentativi della città di Udine. Dopo il restauro del 2011, è stata ripristinata la doratura che ornava l’angelo fin dall’origine.

Una curiosità lega questa chiesa al canto del Missus, tipico della novena di Natale in Friuli: il patriarca Francesco Barbaro, negli anni a cavallo tra ‘500 e ‘600, proprio qui era solito celebrare la novena con questo canto, dalle radici popolari. A partire dall’uso patriarcale, il canto dell’annuncio dell’angelo a Maria si diffuse in tutte le terre del patriarcato aquileiese, nelle quali si esegue ancora oggi nei nove giorni che precedono il Natale.

L’Istituto Pio Paschini per la storia della Chiesa in Friuli dedicherà alla pieve di Santa Maria in Castello un importante volume in pubblicazione nei mesi a venire.

L’ultima fase del restauro esterno della chiesa (foto scattata a dicembre 2024)

Il restauro

Il lungo e complesso intervento di restauro all’edificio e alle opere che conserva restituisce la chiesa alla sua funzione e alla sua armonia monumentale. I lavori appena conclusi avevano preso avvio nel 2017 e sono stati imponenti. Hanno riguardato il consolidamento del terrapieno verso est (Piazza I Maggio), il restauro della facciata esterna e degli affreschi interni, il rifacimento degli intonaci e del pavimento, la sistemazione del tetto e nuovi impianti d’illuminazione.

Con questo progetto si è inteso restituire all’antica chiesa la sua finalità di spazio sacro, provvedendo al riassetto degli elementi strutturali e architettonici, degli arredi e delle opere a essa pertinenti e, contestualmente, garantire l’accessibilità e la fruizione nel rispetto delle norme di sicurezza.

Importante per il completamento dei restauri voluto dalla Parrocchia di Santa Maria Annunziata è stato il sostegno profuso da enti, istituzioni pubbliche e private e dalle aziende del territorio: Conferenza episcopale italiana, Danieli & Co. Officine meccaniche spa Buttrio, Regione Friuli-Venezia Giulia, Fondazione Gruppo Pittini, Solari spa, Fondazione Friuli, Glp srl, Comune di Udine. Altrettanto importante è
stato il sostegno di molti privati benefattori.

Ulteriori lavori – di entità minore, ma comunque di importanza significativa – sono in corso d’opera e coinvolgeranno la chiesa per i prossimi mesi.

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