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Riflettori doppiamente puntati venerdì 29 agosto sulla Scuola dell’infanzia parrocchiale «Beata Elena Valentinis» di Tricesimo durante la tradizionale Sagra di Santa Filomena organizzata dalla Pieve arcipretale di Santa Maria della Purificazione e da un Comitato di volontari, in programma nella corte della canonica di Tricesimo, da giovedì 28 agosto a lunedì 1° settembre.
Quest’anno, infatti, si festeggia il centenario della fondazione dell’asilo – ha aperto ufficialmente le sue porte a oltre 100 bambini il 3 maggio 1914 -, istituzione a cui da sempre la comunità tricesimana è particolarmente legata tanto che l’utile della festa – cosa che accade da oltre un decennio – andrà a sostenere proprio le necessità della struttura che le sole rette e i finanziamenti pubblici non riescono più a coprire. La «cinque giorni» di sagra propone anche la tradizionale serata culturale – venerdì 29 agosto, alle 18.00, in Duomo – quest’anno interamente dedicata alla scuola. Sarà l’occasione per presentare la monografia «Famiglia di famiglie», per ascoltare il concerto per arpa e soprano con Serena Vizzutti e Liliana Moro e per inaugurare la mostra fotografica che «racconta» un secolo di asilo parrocchiale.
Un’esperienza che affonda le radici già alla fine dell’Ottocento quando due sorelle di Tricesimo, Ines e Amelia Tullio, incoraggiate dall’allora pievano mons. Castellani, aprirono un asilo nella loro abitazione in via Pontebbana. In seguito, era il 1913, il pievano mons. Buttò con la collaborazione del vicario don Luigi Costantini (per quasi 60 anni amministratore della scuola) e di tanti compaesani, mise le fondamenta per la realizzazione di una scuola vera e propria, aperta l’anno successivo sulla strada per Ara, oggi via San Francesco. La struttura, dotata anche di una vasta sala teatrale, gestita dalle suore della Congregazione di Maria Bambina, era pure sede del ricreatorio e dell’istituto professionale femminile per l’insegnamento del cucito e del ricamo.
L’edificio durante la Prima Guerra Mondiale è stato ospedale poi caserma di una guarnigione bosniaca, mentre alla fine della Seconda Guerra Mondiale è andato interamente distrutto (poi ricostruito grazie alla tenacia di don Costantini e all’aiuto dei parrocchiani) dallo scoppio di un autocarro pieno di esplosivo.
La realizzazione della sede attuale, sulla collina del Belvedere, si è resa necessaria per le nuove esigenze didattiche e di spazi. Avviata sotto la guida di mons. Giovanni Campeglio nei primi anni ’70, e successivamente di don Italo Dreosto, nuovo pievano, la scuola è stata inaugurata il 9 ottobre 1977, gestita dalle suore di Maria Bambina fino al 1991, anno in cui la direzione è passata alle Suore Canossiane, rimaste a Tricesimo per 10 anni. Da allora in poi l’attività educativa e didattica è stata assunta da personale laico; oggi conta circa 120 iscritti (compresa la sezione primavera) e nella gestione vede il coinvolgimento di 12 persone (tra insegnanti, inservienti e addette alla mensa), oltre a numerosi volontari che si dedicano alla manutenzione dell’edificio e dell’area verde.
La sagra prende il via ufficialmente giovedì 28 agosto alle 19.30 con l’apertura dei chioschi, della pesca di beneficenza e del mercatino equo-solidale (in sala Scrosoppi) il cui ricavato andrà alle missioni. Alle 21 festa cubana con il dj «El gato volador»; venerdì 29, dopo la serata culturale in Duomo, dalle 20.30 musica con i «T-bread». Sabato 30, alle 18 è in programma la 32ª edizione della staffetta podistica Trofeo Patrick. Domenica 31, alle 10.45, in Duomo si celebra la Messa in friulano, accompagnata dal Coro di Fagagna con elaborazioni musicale del maestro Eliano Venuti. Alle 16 giochi per bimbi a cura del Gruppo giovanile e alle 18 spettacolo con la scuola di danza Axis di Tricesimo. Lunedì 1° settembre musica, dalle 20.30, con i «Due di note». La festa sarà allietata dalle suonate degli Scampanotadôrs furlans.