Le comunità di Cividale, Purgessimo, Sanguarzo e Carraria si stringono attorno a mons. Bruno Baccino, sacerdote da 60 anni

domenica 6 Luglio

La comunità cristiana di Cividale, insieme con le comunità cristiane di Sanguarzo, Purgessimo e Carraria, si stringeranno con affetto e gratitudine attorno a mons. Bruno Baccino, cividalese, Parroco di queste comunità e Decano dell’Insigne Capitolo di Cividale, per i suoi sessant’anni di sacerdozio, domenica 6 luglio alle ore 19 nel Duomo della città ducale  Un’occasione importante per rendere grazie a Dio per il dono di questo sacerdote generoso e impegnato e per riflettere sul grande valore della fedeltà e della dedizione nel nostro tempo.

 

Nato nel 1927, don Baccino è entrato in seminario nel 1940, viene ordinato sacerdote il 4 luglio 1954 dall’Arcivescovo mons. Giuseppe Nogara e ha celebrato la sua prima santa Messa nella chiesa di san Giovanni in Valle, presso la comunità delle Suore Orsoline, l’11 luglio. Le primizie del suo ministero sono dedicate alla parrocchia udinese di San Giuseppe dove si impegna in particolar modo in ambito giovanile. In seguito, viene trasferito ad Osoppo, sempre in qualità di cooperatore, dove, accanto alle attività parrocchiali, si dedica alla cura degli emigranti in Francia e in Svizzera, da lui visitati periodicamente. Successivamente, per quattro anni, viene inviato come cooperatore nella parrocchia di Zugliano dove, tra l’altro, si impegna nell’Azione Cattolica e riesce a specializzarsi come guida turistica nei pellegrinaggi all’estero. Esattamente cinquant’anni fa don Bruno diventa Parroco di Sanguarzo, poco distante dalla natia Cividale, e pochi anni dopo anche di Purgessimo. In questi anni intraprende l’insegnamento presso l’Istituto Magistrale di San Pietro al Natisone fino a divenire Vice-Preside del medesimo Istituto. Poiché nel frattempo gli viene affidata anche la cura pastorale della comunità di Carraria, lascia l’insegnamento e nel 1994 viene nominato canonico dell’Insigne Capitolo cividalese del quale in seguito diventa Decano.

 

Innamorato della sua città d’origine, ne ha studiato senza sosta la storia delle istituzioni ecclesiastiche frequentando assiduamente gli archivi che custodiscono le memorie della vivacità culturale e della vita religiosa di Cividale. Da questo grande passione per la storia è sorta l’intensa attività  pubblicistica di don Bruno volta a salvaguardare la memoria del cammino di fede di Cividale: così, ad esempio sono nate le monografie su mons. Valentino Liva, sul Capitolo e sul Monastero Maggiore cittadino.

 

Il fisico asciutto e il piglio deciso contraddistinguono questo sacerdote quasi ottantasettenne, ma è soprattutto l’inesausta passione pastorale, alimentata dalla fede in Dio e dalla fiducia nelle persone, a suscitare la riconoscenza al Signore e a don Bruno stesso da parte di tutti coloro che lo conoscono e godono del suo ministero. Come un albero secolare, robusto e forte, carico di esperienza e di sapienza, competente del passato e, per questo, pieno di speranza per il presente.

06/07/2014 15:22
06/07/2014 15:22
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