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Con la traslazione dell’immagine della Vergine Addolorata dalla Chiesa Vecchia al Duomo, avvenuta la sera di domenica 22 marzo, è iniziato l’Ottavario dell’Addolorata, la settimana di preparazione ricca di incontri di preghiera, meditazioni, celebrazioni e iniziative dedicate a tutte le categorie di persone della parrocchia, compresi gli anziani e gli ammalati, e che coinvolgono anche le comunità vicine, che tradizionalmente si affiancano ai sangiorgini nel solennizzare la festività sangiorgina. Tutti i giorni alle 9 in Duomo, S. Messa accompagnata da una meditazione a cura di don Luigi Regeni, e visita agli ammalati. Giovedì 26 marzo, alle 15.30, presieduta da mons. Paolo Brida, sarà celebrata la S. Messa degli ammalati e l’Unzione degli infermi, mentre alle 20.30 don Nicola Degano presiederà la celebrazione comunitaria della Riconciliazione per i giovani della Forania. Venerdì 27 marzo, alle 11, sempre presieduta da don Nicola Degano, la S. Messa per i bambini delle classi elementari e medie, e alle 19, presieduta dal parroco mons. Igino Schiff e sostenuta dal coro femminile parrocchiale, la S. Messa solenne concelebrata da tutti i sacerdoti della Forania.
Domenica 29 marzo le celebrazioni raggiungeranno il momento più solenne alle 15.30 con il canto solenne dei Vesperi dell’Addolorata e la processione che riaccompagna la sacra immagine alla Chiesa della Madonna, presieduti dall’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, e sostenuti dal coro femminile parrocchiale e dalla Nuova banda di S. Giorgio, e termineranno con la S. Messa serale alle 18 in Duomo, presieduta da mons. Schiff.
«La tradizionale ricorrenza sarà l’occasione per tutti i sangiorgini – è l’auspicio del parroco mons. Igino Schiff – per manifestare e rafforzare la loro devozione per la Beata Vergine che a S. Giorgio viene onorata col titolo di Addolorata a motivo del dolore causato dalla crudeltà espressa da molti nei confronti del suo figlio Gesù: una devozione profondamente radicata nell’animo dei sangiorgini che non solo ha saputo resistere all’usura del tempo e alle sfide dei tempi moderni, ma che costituisce tuttora uno dei tratti più salienti della loro religiosità. Anche oggi i comportamenti insensati, violenti, assolutamente dannosi e talora crudeli non mancano – aggiunge mons. Schiff -, ma i cristiani con Maria fanno un’altra scelta di vita».
27/03/2015 09:13
27/03/2015 09:13
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