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Sono passati 250 anni dalla dedicazione e consacrazione del Duomo di San Martino di Tolmezzo. Una ricorrenza che la Parrocchia di Santa Maria oltre Bût e San Martino Vescovo celebra solennemente martedì 24 giugno: alle 20.00 è prevista la Santa Messa a cui farà seguito una festa in piazza, con canti di cori, danze di giovani, immagini antiche del Duomo e della storia della comunità.
Era il 24 giugno 1764 – come ricordano il parroco mons. Angelo Zanello e il vicario parrocchiale don Alessio Geretti, in una lettera inviata a tutte le famiglie della Parrocchia -, quando l'allora Arcivescovo Gerolamo Gradenigo dedicò a San Martino l'edificio, progettato da Francesco e Domenico Schiavi e decorato da Angelo e Antonio Schiavi, il cui cantiere era stato avviato nel 1752.
Un evento attesissimo quello dell'anniversario della consacrazione del Duomo – alla cui costruzione hanno contribuito non solo i tolmezzini, ma in parte anche le altre Parrocchie della Carnia -, al quale la comunità tolmezzina si sta preparando già da due anni. Nel 2012, infatti, ha preso il via una «missione parrocchiale» che ha portato alla nascita di una decina di «cenacoli». Molte famiglie hanno aperto le porte delle proprie case dove ogni settimana gruppi di persone si sono ritrovati a meditare insieme la Parola di Dio, ad adorare il Santissimo Sacramento dell'Eucarestia e ad invocare lo Spirito Santo per tutta la comunità. «Una vera primavera dello Spirito di cui tutti abbiamo beneficiato», hanno sottolineato mons. Zanello e don Geretti.
L'anno liturgico giubilare (settembre 2013-giugno 2014) – cammino il cui culmine si celebra martedì 24 -, era stato inaugurato ufficialmente dall'arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato proprio durante la Festa di San Martino, lo scorso 11 novembre. In quell'occasione, hanno ricordato i due sacerdoti nella lettera alle famiglie tolmezzine, l'Arcivescovo ha richiamato tutti «alla fedeltà del Vangelo del Signore» e all'impegno «a trasmetterlo con forza e speranza alle nuove generazioni». Nel contempo ha rivolto un appello ai giovani «spronandoli a seguire Cristo con lo stesso entusiasmo del patrono Martino».