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Spentosi il 22 marzo 2013 all’Ospedale di Udine, a soli 35 anni, dopo aver lottato per più di 8 anni contro un male incurabile, don Vigutto è ricordato con grande affetto in particolare per «il suo grande amore per la liturgia e per la ritualità curata e precisa, dal canto al più piccolo particolare», ma anche per «i suoi richiami alla semplicità e alla correttezza del cuore, per la sua fede salda al di là di ogni dubbio, per il suo esempio di coraggio e di speranza dimostrato nella malattia e per la sua certezza che la vita ricevuta in dono nel Battesimo non avrà mai più fine». Insomma, quella che mons. Brollo in uno dei passaggi dell’omelia del funerale del giovane sacerdote, aveva definito «una fede semplice, ma robusta» dalla quale era fiorita «una testimonianza di serenità e di accettazione della situazione».
18/03/2015 10:11
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