
Quest’anno la giornata sarà celebrata con particolare rilievo nel Triveneto, anche a ricordo del centenario della morte del Santo Papa Pio X di origini trevigiane, che da vescovo a Mantova e a Venezia e poi da Pontefice ebbe una particolare cura per il mondo degli emigranti.
L’invito che già il Concilio Vaticano II rivolgeva alla Chiesa di camminare con l’umanità intera, nella condivisione delle gioie e speranze, soprattutto di chi soffre, oggi si declina nell’attenzione privilegiata al mondo migratorio.
I nostri fratelli migranti, spesso soli, sfruttati, una minoranza non riconosciuta, meritano un’attenzione pastorale particolare, perché non rimangano ai margini della vita della Chiesa.
Scrivendo il messaggio in occasione della Giornata mondiale, il Santo Padre ha sottolineato come” la Chiesa è chiamata ad essere il Popolo di Dio che abbraccia tutti i popoli, e porta a tutti i popoli l’annuncio del Vangelo, poiché nel volto di ogni persona è impresso il volto di Cristo!” Ne ha poi tratto le conseguenze affermando che “si tratta, allora, di vedere noi per primi e di aiutare gli altri a vedere nel migrante e nel rifugiato non solo un problema da affrontare, ma un fratello e una sorella da accogliere, rispettare e amare, un’occasione che la Provvidenza ci offre per contribuire alla costruzione di una società più giusta, una democrazia più compiuta, un Paese più solidale, un mondo più fraterno e una comunità cristiana più aperta, secondo il Vangelo. Le migrazioni possono far nascere possibilità di nuova evangelizzazione, aprire spazi alla crescita di una nuova umanità, preannunciata nel mistero pasquale: una umanità per cui ogni terra straniera è patria e ogni patria è terra straniera.”
La Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato è un’iniziativa che si è venuta perfezionando negli anni , a partire dal 1914, quando le attenzioni della Chiesa erano per lo più concentrate sul fenomeno dell’emigrazione italiana di massa.
Con la sua periodicità annuale e con i contenuti che propone, la giornata intende aiutare le Chiese particolari ad accrescere la conoscenza dei fenomeni migratori e la sensibilità verso gli immigrati.
La Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2014, giunta ormai alla sua 100.ma edizione, costituisce certo una buona occasione per sensibilizzare le comunità sul fenomeno della migrazione, ma anche per invitare i migranti cattolici e le loro famiglie presenti nelle nostre parrocchie alla partecipazione della Santa Messa e della vita parrocchiale.
La Fondazione Migrantes-organo pastorale della CEI- ha predisposto un “foglio domenicale” per l’animazione della Santa Messa, con alcuni spunti di riflessione, le preghiere dei fedeli e un’introduzione alla giornata imperniata sul messaggio del Santo Padre. Il foglio, assieme ad altro materiale da esporre alle porte delle Chiese, è stato inviato in forma capillare a tutti i parroci nel mese di dicembre.
Si invitano sin d’ora i parroci a celebrare la giornata nello spirito del messaggio del Papa, facendo spazio ai migranti presenti numerosi nelle nostre parrocchie, coinvolgendoli nell’animazione delle Sante messe, affinché le nostre comunità diventino sempre più luoghi dove si sperimenta la convivenza fraterna e ognuno possa dare voce alla propria storia e originalità.
Segui l'Arcidiocesi di Udine sui social




