Suore e religiosi “faro di speranza per il Friuli”

Ama il Signore, Dio tuo, con tutta la mente, l’anima, il cuore: più viviamo questo comandamento e più siamo dei veri consacrati e continueremo la missione di Gesù crocifisso di attirare tutti gli uomini a Dio, come un solo gregge sotto un solo pastore. Saremo in questo mondo ‘fari di speranza’ per tante persone che navigano nel mare della vita senza più orientamenti. Diffonderemo speranza come ci invita a fare l’anno della speranza che stiamo vivendo nella nostra diocesi“. Questo il messaggio lanciato dall’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, nell’omelia della S. Messa celebrata questo pomeriggio alle ore 16  in Cattedrale in occasione della Giornata della Vita Consacrata: un momento ecclesiale forte vissuto per rendere grazie a Dio della peculiare testimonianza di vita, illuminata dalla fede, che sul territorio diocesano i consacrati realizzano ogni giorno, unitamente ai molteplici e insostituibili servizi educativi, pastorali, nell’insegnamento e nella gestione delle scuole cattoliche, nell’approfondimento culturale e sulle più diverse frontiere della carità.

 

Ai presenti mons. Mazzocato ha ricordato che “abbracciando i voti evangelici della povertà, verginità e obbedienza, abbiamo fatto di tutta la nostra persona un sacrificio a Dio Padre, sostenuti dallo stesso Spirito Santo che ha animato Gesù. Con la nostra consacrazione diciamo a tutti che il primo comandamento da seguire è: ‘Io sono il Signore, tuo Dio. Non avrai altro dio al di fuori di me’. Con la nostra consacrazione viviamo ogni giorno questo comandamento perché per amore di Dio Padre e di Gesù abbiamo rinunciato a possedere idoli materiali, ad avere un marito o una moglie e figli nostri, a fare i nostri progetti sulla vita ma abbiamo scelto di obbedire solo alla volontà del Padre.

Care sorelle e fratelli, non spendo parole per mostrare quanto sia importante in questo tempo il nostro sacrificio e la nostra consacrazione. Quanto sia importante, anche dentro la Chiesa, che ci siano dei consacrati e delle consacrate che, con il sacrifico della loro vita, ricordano a tutti il primo comandamento. Ma per essere convincenti è necessario che noi amiamo Dio Padre come figli riconoscenti e amiamo Gesù che, per le consacrate e i consacrati nella Chiesa, è l’unico Sposo del loro cuore. A me e a voi rinnovo l’invito a fare spesso l’esame di coscienza sul primo comandamento; a vedere quanto la nostra mente, i nostri interessi e il nostro cuore siano realmente solo in Dio e in Gesù, per amore del quale abbiamo abbracciato i consigli evangelici”.

Alla celebrazione hanno partecipato centinaia di religiose, religiosi e membri degli istituti secolari, in rappresentanza delle 64 comunità religiose femminili, delle 8 congregazioni religiose maschili e degli 8 Istituti secolari presenti in diocesi. Festeggiati i giubilei di vita consacrata, tra i quali spiccavano l’80° di suor Angela Paduan, delle Ancelle della Carità, il 75° di suor Valeriana Zanello, suor Augusta Pozzobon, e suor Enrica Forgiarini delle Francescane Missionarie del Sacro Cuore, e il 70° di suor Umbertina Sangalli delle Suore Orsoline di Maria Immacolata e suor Serafina De Grassi delle suore Rosarie.
 
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