
Come scrive l’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, nel suo messaggio, è questo infatti un «peregrinare» che è «nato all’indomani dell’immane tragedia del terremoto del 1976 del quale ci stiamo preparando a ricordare il 40° anniversario». «In quell’occasione – prosegue mons. Mazzocato – il popolo friulano, provato nel corpo e nell’anima e guidato dall’indimenticato vescovo mons. Battisti, ha subito guardato a Maria per ritrovare la speranza e la forza di ripartire. Torniamo ad affidarci alla sua intercessione perché ci conduca al Signore e perché la memoria dell’esperienza vissuta diventi sprone ad andare avanti con la stessa fede e lo stesso spirito di solidarietà in questo tempo che è ancora di prova».
Da qui il legame con l’oggi: «Questo significativo evento di fede, oltre che memoria del passato, è sguardo di fiducia sul presente e sul futuro. È davanti a noi il Giubileo straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco e che coinvolgerà tutta la Chiesa cattolica. Per questo nel pellegrinaggio insieme a Maria cammineremo verso Gesù, volto della Misericordia del Padre. Ad ella ci ispireremo per vivere nel migliore dei modi il Giubileo che ci darà la possibilità, come ha ricordato Papa Francesco nella Bolla d’indizione, di contemplare “il mistero della Misericordia, fonte di gioia, serenità e pace, condizione della nostra salvezza”. Invocheremo per questo l’intercessione di Maria, Mater Misericordiae, per la nostra diocesi e in particolare per l’anno pastorale 2015-16».
Il raduno dei partecipanti è previsto per le ore 14.15 a Carraria per dare inizio alle 14.30 al pellegrinaggio con la benedizione dei pellegrini e la salita a piedi. Alle ore 17, sul piazzale del santuario, l’Arcivescovo presiederà la celebrazione eucaristica con l’affidamento della nostra Chiesa a Maria e il canto di lode del Magnificat. Proprio con questo canto, come ricorda papa Francesco, Maria celebra la misericordia di Dio che travalica i tempi, gli spazi e le generazioni.
La celebre e antica antifona Sub tuum presidium, nel suo testo originale, faceva riferimento espressamente alla misericordia della Madre sotto la quale i cristiani vanno a ripararsi. La Chiesa friulana in preghiera si affiderà ancora a Maria per cercare riparo negli sconvolgimenti e nelle incertezze della storia e per essere essa stessa casa di misericordia per ogni uomo che attende salvezza.
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