Alla Santa Messa seguirà un ricordo di Hajnal, mancato nel 2010; in questo momento l’artista sarà commemorato descrivendo le opere che egli stesso ha lasciato nella chiesa di Saletto.
Chi era Giovanni Hajnal
Nato a Budapest nel 1913. Morto a Roma il 9 Ottobre 2010. Ha frequentato le accademie di Budapest, Roma e Stoccolma. E’ vissuto a Roma dal 1948 e dal 1958 è diventato cittadino italiano per meriti artistici.
Pittore, vetratista e mosaicista, le sue opere figurano in numerosi edifi ci pubblici e di culto in Italia ed all’estero, tra i quali quattro grandi vetrate nel Duomo di Milano, Sala Nervi in Vaticano, Duomo di Prato, rosone della facciata di Santa Maria Maggiore in Roma, St.Joseph Cathedral di Hartford (USA), Lincoln Cathedral (USA), Duomo di San Paolo, Brasile, Monopoli di Stato dei sali e tabacchi, P.zza Mastai, Roma, Istituto Universitario Gemelli, Roma, Hofgalerie, Lucerna Svizzera, etc.
Sue opere figurano in collezioni private (Milano, Roma, Caracas, San Francisco, New York, Baltimora, Budapest, etc.) ed in musei in Italia ed all’estero (Museo Nazionale delle Belle Arti di Budapest, Museo d’arte moderna in Vaticano etc.).
Vincitore di numerosi concorsi nazionali e internazionali, ha al suo attivo la partecipazione ad innumerevoli mostre personali e collettive. Si è occupato intensamente di illustrazioni per libri, riviste, giornali ed ha realizzato una serie di incisioni della Divina Commedia. Ha inoltre illustrato le poesie di Trilussa (120 ), la Regola Sanitaria Salernitana del XV Sec. (100) il Gulliver di Swift (250) ed ha realizzato per conto dello Stato Italiano e Vaticano numerosi bozzetti per francobolli filatelici. Membro dell’Accademia di S.Luca, è stato insignito di varie onorifi cenze pubbliche, quali la Croce al Valore Civico, massima onorifi cenza artistica della Repubblica Ungherese, e, nel 2003, della Commenda della Repubblica Italiana.
La chiesa di Saletto
Sull’angolo dell’attuale chiesa di Saletto, lungo la strada e presso il cimitero, esiste un blocco di pietra lavorata con la dedica alla Visitazione della Madonna (festa 2 luglio) riproducente la data 1821. Si tratta della pietra angolare della chiesa demolita al sorgere della presente e che sostituiva una cappellina eretta certamente nel secolo XVIII nella quale salivano a celebrare di quando in quando i sacerdoti di Chiusaforte. Fu il Rev. Pievano titolare della Parrocchia di Chiusaforte, Raccolana e Val Raccolana, don Antonio De Cecco, molto stimato in tutta la valle a ben disporre gli animi per la costruzione di una chiesa adatta ad una popolazione di 900 anime. Fece eseguire il disegno dal paesano Antonio Degli Uomini Vidul e il 7 marzo 1852 benedisse la prima pietra della costruenda chiesa portata poi a compimento nel 1857. Tutta la popolazione trascinò i carri delle campane attraverso il Fella presso Raccolana e nella mulattiera del Canale. Nel 1897 fu fatta pure nel Tirolo tedesco la statua della Madonna con offerte spontanee della gente: anche le donne con il ricavato della vendita dei loro capelli commissionarono parte del lavoro. Gravemente danneggiata dal terremoto del 1976, la chiesa, dopo un importante restauro conservativo, venne riaperta al culto domenica 8 luglio 2007 dal vescovo emerito mons. Alfredo Battisti.
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