«Percorsi d’arte e liturgia» per conoscere il patrimonio di cultura e arte della Diocesi di Udine

Completata la Catalogazione dei beni artistici delle parrocchie, dopo la Mostra sul Crocifisso di Cividale e dopo il felice recupero di una parte del sacro Tesoro della parrocchia di Marano, l’Ufficio diocesano per i Beni Culturali e la Biblioteca del Seminario propongono, nell’ambito dei «Percorsi d’arte e liturgia», una serie di conferenze, a partire da venerdì 10 aprile (alle ore 20.30, nella Sala Paolino del Centro culturale diocesano, in via Treppo, 5/B), per conoscere e valorizzare il nostro ricco e variegato patrimonio di cultura e di arte; un patrimonio di opere che connotano e qualificano, spesso quali eccellenze, la tradizione artistica ecclesiale in Friuli. Le conferenze guideranno ad apprezzare come, lungo le età storiche, le varie committenze abbiano voluto far eseguire opere artistiche destinate alla devozione come alla liturgia, tali da immettere nella vita ecclesiale la grazia del bello cristiano, perché capaci di trasfigurare la fede nella materia.
 
Venerdì 10 aprile, il primo incontro, sulle opere degli intagliatori del Trecento tra Alto Friuli, Carnia e Cadore, ha come relatore lo storico dell’arte Luca Mor, ispettore onorario della Soprintendenza per i beni storici e artistici del Friuli-Venezia Giulia e dal 2006 dottore di ricerca in Storia dell’arte all’Università di Udine.
«Dopo il disastroso terremoto del 1348 – spiega il direttore dell’Ufficio diocesano per i Beni culturali ecclesiastici, mons. Sandro Piussi –, nello Stato Patriarcale l’arte si rinnova: così è anche per la scultura lignea in Friuli. Fanno scuola gli affreschi giotteschi a Sesto al Reghena e quelli di Vitale da Bologna. A questi guardano gli scultori.  Ne è espressione un gruppo di Crocifissi, da Venzone a Forni di Sopra, a Taj di Cadore, a Portogruaro, a Spilimbergo. È questa del secondo Trecento una straordinaria stagione di rinascenza in Friuli. L’indagine stilistica e le argomentazioni addotte sono nuove e ci prospettano su nuovi orizzonti conoscitivi e su nuove acquisizioni interpretative della nostra arte».
 
Il relatore dell’incontro, Luca Mor, ha al suo attivo varie pubblicazioni sulla scultura lignea medioevale, in particolare tra le Alpi centro-orientali e l’Alto Adriatico (secc. XII-XIII); svolge attività didattica presso le Università di Padova e di Udine. Consulente scientifico per la scultura lignea dei secoli XII-XIV di diverse istituzioni statali e diocesane, è stato coordinatore scientifico del complesso restauro del Crocifisso ligneo del Duomo di Cividale; nel 2014 ne ha curato la Mostra con il Soprintendente per i beni storici, artistici del Friuli-V.G., organizzata d’intesa con l’Arcidiocesi di Udine.
 
Di seguito il calendario degli incontri successivi:
  • venerdì 17 aprile (Marano Lagunare, Parrocchia), «Il Tesoro di Marano Lagunare. Peripezie e trafugamenti (con lieto fine!) di un capolavoro del Trecento»;
  • venerdì 8 maggio (Udine, Centro Culturale Paolino d’Aquileia), «Il Tesoro di Marano Lagunare. Peripezie e trafugamenti (con lieto fine!) di un capolavoro del Trecento». (Udine, Centro Culturale Diocesano);
  • giovedì 21 maggio (Udine, Centro Culturale Paolino d’Aquileia), «Il Crocifisso di Cividale. DVD: retrospettiva della Mostra».
 
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