«Questo è tempo di battaglie decisive per un buon futuro dei nostri figli, della città e del territorio regionale, nazionale ed europeo in cui siamo inseriti. Penso alla necessità impellente di creare lavoro specialmente per i giovani, alla distribuzione delle risorse pubbliche secondo criteri di equità sociale, ai nuovi equilibri che chiede l’integrazione di tanti immigrati e che vanno affrontati senza semplificare il problema in un senso o nell’altro». Così l’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, nell’omelia pronunciata oggi, domenica 23 ottobre, nella Basilica della Grazie a Udine, in occasione del tradizionale «voto cittadino».
Un richiamo forte dunque alle questioni cruciali del nostro tempo che ha accompagnato la preghiera «in particolare, per le autorità che in questo tempo, e in diversi ambiti, hanno la responsabilità di amministrare il bene comune di tutta la città» perché, ha sottolineato ancora mons. Mazzocato «non sfugge a nessuno quanto sia un compito grave oggi amministrare il vero bene di tutti i cittadini». E a fare da sfondo alle parole del presule l’immagine di San Paolo: «In questa festa della Beata Vergine delle Grazie, chiediamo di poter fare al termine della nostra esistenza lo stesso bilancio dell’apostolo e poter dire: “Ho speso i miei giorni per la buona battaglia e non li ho sprecati cercando il mio tornaconto a prezzo di compromessi con la coscienza”».
Lo sguardo dell’Arcivescovo si è spostato poi sui temi della famiglia, della persona e dell’educazione: «Sono in corso, poi – ha infatti aggiunto –, altre battaglie volutamente portate avanti in sordina, ma più decisive ancora per il futuro della nostra società. Recentemente e senza mezzi termini le ha denunciate anche Papa Francesco». «Si sta dando dignità di legge civile ad orientamenti che di fatto snaturano la dignità della persona umana creata ad immagine di Dio, scardinano la famiglia ed inquinano l’educazione. A cosa mi riferisco credo sia evidente a chiunque osservi la realtà con sufficiente libertà critica».
«Chiediamo allo Spirito di Dio, per intercessione di Maria – ha concluso mons. Mazzocato -, che guidi nuovi giovani ad impegnarsi nel campo amministrativo e politico perché ce n’è bisogno. Supplichiamo, in particolare, che illumini le loro coscienze perché, sull’esempio di San Paolo, cerchino veramente di combattere le buone battaglie senza cedere a ricatti e compromessi quando si decide sul valore irrinunciabile della persona e della famiglia».
Il «voto cittadino», istituito nel 1555 per debellare la peste, ripetuto più volte nei momenti di grandi tragedie e difficoltà che hanno segnato la storia della città, è diventato un appuntamento annuale importante che riunisce autorità civili e religiose per un grande omaggio alla Madonna delle Grazie e per chiedere la sua protezione su Udine.
Qui il testo integrale dell’omelia.
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