«La linfa vitale che tiene unita la Chiesa è la comunione perché, come scrive San Paolo agli Efesini, essa è un solo corpo. La Chiesa vive la comunione nel momento presente tra tutti coloro che hanno l’identica fede in Gesù, che hanno ricevuto lo stesso battesimo, che si riuniscono per celebrare la Santa Messa e per pregare, che cercano di aiutarsi come fratelli. Vive, però, anche una comunione nel tempo. C’è, cioè, un legame che tiene unita la Chiesa lungo i duemila anni della sua storia e che l’ha tenuta fedele all’unica fede in Gesù Cristo e in Dio Padre e all’unica speranza». Queste le parole pronunciate oggi, domenica 5 marzo, dall’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, nella prima catechesi dei «Quaresimali d’arte», l’iniziativa promossa dalla Pastorale della Cultura dell’Arcidiocesi di Udine giunta alla settima edizione e che quest’anno sarà dedicata dedicata al mistero della Chiesa, in sintonia con il cammino delle parrocchie sul progetto diocesano di ripensamento ecclesiale in vista delle Collaborazioni Pastorali.
Il tema di questo primo appuntamento è stato «La tradizione: comunione nel tempo», forte il riferimento dell’Arcivescovo alla Chiesa madre di Aquileia: «Se noi leggiamo, ad esempio, i sermoni di San Cromazio di Aquileia o il commento al Credo di Ruffino, ritroviamo che si citano gli stessi nostri Vangeli, che hanno lo stesso modo di parlare di Gesù e la stessa fede che abbiamo noi a quasi 1700 anni di distanza. E loro si riferivano alla fede che avevano ricevuto dai loro antenati. Ci accorgiamo, così, che la fede e il Vangelo che sono stati predicati ad Aquileia e che hanno formato la prima Chiesa sono gli stessi che conserviamo noi anche se la storia delle nostre terre ha vissuto cambiamenti radicali sul piano sociale, politico e culturale. Questo legame che ha tenuti uniti nel tempo alla Chiesa madre di Aquileia si chiama Tradizione».
A questo link il testo integrale della catechesi pronunciata dall’Arcivescovo.
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