Laboratori di verifica pastorale. Nel segno della speranza

«La Chiesa di Udine, prima dell’organizzazione pastorale, ha bisogno di membra sante, di cristiani ricchi di Spirito Santo, che hanno nel cuore una grande fede, speranza e carità». Così l’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, ha aperto questo pomeriggio l’incontro diocesano riservato ai direttori dei Consigli pastorali foraniali e ai referenti foraniali di ambito pastorale presso  il Centro culturale Paolino d’Aquileia, in via Treppo 5. Un appuntamento tradizionale, questo, con gli operatori pastorali corresponsabili a livello foraniale, che si propone di verificare come si sta vivendo in Diocesi l’anno pastorale incentrato sul tema della Speranza, avviato dallo stesso Arcivescovo con la lettera pastorale «Cristo, nostra speranza».

«Dedichiamo la prima parte del nostro incontro alla preghiera e alla meditazione della Parola di Dio sulla virtù della speranza – ha osservato l’Arcivescovo -. Potrebbe sembrare una scelta poco “operativa” in vista il servizio che stiamo offrendo alla diocesi, alle foranie e alle parrocchie. Verificare come stanno andando avanti i programmi, come funziona l’organizzazione e trovare modi per migliorarla, potrebbe apparire più utile alla vita della nostra Arcidiocesi. Se guardiamo alla Chiesa con criteri solo umani questo è perfettamente giusto. Aggiungo che è necessario programmare e verificare perché la Chiesa ha anche una struttura sociale e, come ogni famiglia e comunità, chiede pure un’organizzazione il più possibile intelligente. Nel suo essere profondo, però, essa è il Corpo di Cristo animato dallo Spirito Santo, il quale è presente nel cuore dei battezzati che sono membra dell’unica Chiesa. Essa è viva se le sue membra sono vive. La Chiesa di Udine, prima dell’organizzazione, ha bisogno di membra sante, di cristiani ricchi di Spirito Santo, che hanno nel cuore una grande fede, speranza e carità».

«Abbiamo deciso di vivere tre anni dedicati alle virtù teologali per permettere allo Spirito Santo che le renda più forti in noi – ha proseguito il Pastore della Chiesa Udinese -. Anche in questo importante incontro preghiamo e meditiamo la Parola di Dio perché cresca in ognuno di noi la virtù della speranza. Il più prezioso servizio che possiamo offrire alla nostra Chiesa, alle nostre parrocchie, alle persone che ci stanno vicino è testimoniare la speranza. Scrivo nella lettera pastorale Cristo, nostra speranza: “I cristiani sono sempre stati contagiosi per la loro speranza. La loro serenità forte e profonda attira i non credenti verso la Chiesa che è e deve essere la casa della speranza” (n. 36)».

Dopo la prima parte dell’incontro, nella quale i partecipanti hanno pregato e meditato assieme la Parola di Dio, aiutati da una riflessione dell’Arcivescovo, nel programma dell’incontro i gruppi di lavoro concentrati su alcuni progetti di speranza individuati a livello diocesano proprio a partire dalla Lettera pastorale. Per questo sono stati previsti quattro diversi «laboratori pastorali».

Laboratorio Carità
I referenti dell’ambito carità/missioni, valuteranno i progetti «Comunità solidali nella crisi», «Sprar- accoglienza di persone richiedenti asilo politico ed umanitario» e «Grani – accoglienza diffusa di persone in difficoltà».

Laboratorio battesimale
I referenti della catechesi, della famiglia e della liturgia, si ritroveranno assieme attorno al progetto della catechesi battesimale e delle prime età, ragionando su come mettere in atto la pastorale battesimale che richiede a questi tre ambiti di  procedere in comunione e sinergia.

Laboratorio giovani
I referenti della pastorale giovanile faranno il punto sui progetti «Bota Fè. Metti fede», itinerario di preghiera per adolescenti, e «Gruppo Tabor», cammino vocazionale in senso ampio a cadenza mensile, per adolescenti e giovani maschi avviato quest’anno. Ancora, si interrogheranno su come rilanciare in diocesi gli oratori.

Laboratorio comunicazioni
I referenti delle comunicazioni sociali, saranno chiamati ad una verifica del nuovo sito diocesano (www.diocesiudine.it), in particolare delle pagine dedicate alle singole foranie, con l’obiettivo di raccogliere osservazioni costruttive per migliorarlo affinché sia realmente la «vetrina» della ricca vita della nostra Chiesa locale.

Nel dettaglio il programma dell’incontro prevede alle ore 15.00 la preghiera e la riflessione dell’Arcivescovo; alle ore 16 i lavori di gruppo e alle ore 17.45 le conclusioni e la preghiera finale.

 

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