I neocatecumenali del Friuli in “missio ad gentes” in Asia, per annunciare il Vangelo sulle orme del Beato Odorico

Dopo la prima Santa Messa celebrata da don Stefano Cimolino nelle tre parrocchie udinesi che hanno contribuito alla sua formazione, altre vocazioni del Cammino neocatecumenale hanno celebrato una liturgia per chiedere al Signore di arricchire di grazie i loro doni.

 

Le famiglie di Paolo e Carla, Daniele e Sara, con i loro figli, e la giovane Maria, in partenza per le “Missio ad gentes” nei Paesi d’Oriente, hanno celebrato il loro invio nella Chiesa della Beata Vergine del Carmine, che ospita dal 1771 la stupenda arca marmorea scolpita nel 1332 dall’artista Filippo de Sanctis per la custodia del corpo del Beato Odorico da Pordenone, il sacerdote francescano missionario in oriente.

 

Le “missio ad gentes”, che vengono richieste dai Vescovi, si realizzano attraverso la presenza operante di una comunità di famiglie che annunzia e testimonia rievangelizzando in aree dove la Chiesa é scarsamente o per nulla presente.

 

Nel continente asiatico, il più popolato, il cristianesimo è al livello più basso e la sua diffusione incontra notevoli difficoltà presso popoli di antiche religioni e di culture millenarie. Come affermò Simonetta Bazzolo nel 1998, in occasione di un importante convegno sul beato, “nell’affrontare l’immenso problema dell’evangelizzazione, ci viene incontro un missionario che si è inserito in quel grande ed evoluto mondo, il francescano Odorico da Pordenone, forte dello spirito di apertura di Francesco d’Assisi, che intraprese il cammino verso l’oriente con il desiderio di conoscere ed immedesimarsi nella cultura di quei popoli, per meglio portare a loro il messaggio di fraternità e di pace di Cristo. La nostra ansia missionaria ha bisogno di ripercorrere la via tracciata da questo figlio di San Francesco e per questo domandiamo alla chiesa di ripresentarlo come esempio da imitare sulla strada verso l’oriente”.

 

Nella Chiesa della Beata Vergine del Carmine, dunque, il 13 di questo mese, erano  numerosi i neocatecumenali della Diocesi per una celebrazione della Parola, presieduta da don Paolo Scapin, con don Livio Orsingher, don Tarcisio Bordignon, e padre Olindo Donolato. Dopo l’omelia, una benedizione è stata data alle famiglie, che hanno poi sostato a lungo in preghiera davanti all’arca. Ai tanti missionari friulani nel mondo, dalla nostra diocesi si sono aggiunte numerose vocazioni sbocciate nella realtà del Cammino Neocatecumenale. Oltre ai molti presbiteri già ordinati, sette giovani si stanno formando nei seminari missionari Redemptoris Mater e dieci famiglie stanno vivendo l’’esperienza della evangelizzazione in diversi Paesi, rendendo grazie a Dio per l’amore che ha manifestato nella vita di ciascuno di loro. 

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