L’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, si è raccolto in preghiera quando ha avuto notizia dell’attentato in Normandia che è costato la vita a padre Jaques ed il ferimento di un suo parrocchiano. La preghiera, accompagnata anche dalla riflessione, è d’altra parte doverosa in ognuna di queste circostanze così tragiche: per tutte le vittime. Lo sarà, ad esempio, anche nella memoria dei due caduti friulani a Dacca, lunedì 1 agosto. «Una preghiera che si fa ancora più intensa in questa circostanza – sottolinea l’Arcivescovo – tenuto conto di quando è avvenuto l’attentato, al termine della celebrazione del sacrificio eucaristico».
Ma «fa rabbrividire» anche il fatto – secondo mons. Mazzocato – che lo Stato Islamico non abbia perso tempo a rivendicare questo attentato, magari indipendentemente dalle intenzioni degli autori. «È davvero inaccettabile questa strumentalizzazione. L’Isis approfitta di ogni forma di violenza per fare propaganda politica, istigando all’odio nei confronti delle persone, della religione, delle istituzioni».
Tra pochi giorni ricorrerà un mese dall’assalto terroristico di Dacca, in Bangladesh, ove morirono anche due giovani imprenditori friulani: Cristian Rossi e Marco Tondat. Erano persone solari, con tanta voglia di vivere, un cuore grande che batteva non solo per sé, ma anche per gli altri. Avevano lasciato l’Italia, alla ricerca di un futuro più sicuro. La partecipazione delle comunità al lutto delle famiglie è stata straordinaria nel segno della solidarietà e della vicinanza affettuosa. Mentre, purtroppo, in questi giorni si succedono gli episodi di violenza e di terrore, la comunità di Reana del Rojale, insieme ai familiari e agli amici, invita ad un momento di preghiera nella chiesa parrocchiale di Reana lunedì 1 agosto alle ore 20. «Chiederemo al Padre della misericordia che si crei una cultura e una mentalità di pace e di giustizia – afferma il parroco, mons. Giulio Gherbezza – che ciascuno si senta impegnato in questo cammino di riconciliazione e che la comunità internazionale reagisca con fermezza a queste barbarie e insieme crei progetti comuni in difesa dei diritti dei popoli e della persona umana, garantendo la piena dignità di ogni individuo».
Articolo tratto dal settimanale diocesano La Vita Cattolica
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