A Farla campane a festa: arriva il nuovo parroco, don Emmanuel Runditse

Grande emozione nella comunità di Farla di Majano per l’ingresso del nuovo parroco, don Emmanuel Runditse, in programma sabato 10 settembre, alle 19, nella chiesa dedicata alla Presentazione di Gesù Cristo al Tempio, alla presenza dell’arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato. Don Runditse – da marzo 2014 già guida delle comunità di Majano, San Tomaso, Comerzo e Susans – subentra a don Remigio Tosoratti, classe 1924, nativo di Bagnaria Arsa, sacerdote dal 1947 e parroco della frazione di Majano dall’11 novembre 1979 – ricordato anche come poeta, scrittore e profondo studioso e conoscitore della storia del territorio – ritiratosi in quiescenza dopo oltre un trentennio di cammino a fianco della comunità di Farla.

 

Don Runditse ha accolto la guida della nuova parrocchia con molta gioia e con la prospettiva di un cammino di fede che desidera «condiviso fin da subito» con i parrocchiani. «Essere alla guida di una comunità come pastore – ha affermato al settimanale diocesano «La Vita Cattolica» – significa collaborare e questa collaborazione è necessaria da ambo le parti. Mi auguro che ciascuno, attraverso il proprio compito e le proprie capacità, sappia porsi al servizio della collettività». Particolare attenzione sarà riservata alle nuove generazioni: «I giovani sono positivissimi – ha osservato il sacerdote – e seguono con entusiasmo e grande coinvolgimento le proposte, laddove sono valide». E ha raccontato che fin dal suo arrivo a Majano ha organizzato i campeggi estivi, sul territorio comunale, esclusivamente in tenda. «Il primo anno hanno aderito alla proposta 35 partecipanti tra bambini e ragazzi, il secondo 45 e quest’anno, al campeggio svoltosi a Casasola, ben 63 giovani. Per i più grandi, una ventina, ho organizzato anche una sorta di campeggio itinerante, sempre all’interno del comune. Abbiamo camminato, accompagnati da preghiera, riflessione e canti e momenti di animazione, tutto il giorno lungo strade di campagna e ogni sera abbiamo dormito in una canonica diversa. È stata un’esperienza entusiasmante che per alcuni ragazzi si è conclusa, accompagnati da me, con la partecipazione alla Giornata mondiale dei giovani di Cracovia».

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