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Ormai è diventato un appuntamento imperdibile nel calendario degli amanti della due ruote. Si tratta della benedizione che, domenica 30 marzo, alle 12.30, viene ospitata sul piazzale del santuario di Madonna Missionaria di Tricesimo. Quest’anno a unirsi in preghiera con centinaia di appassionati che arrivano da tutta la regione e anche dal vicino Veneto, ci sarà anche l’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato.
«Sarà l’occasione – dice don Michele Zanon, parroco di San Leonardo e Stregna e anima dell’iniziativa, insieme a un gruppo di amici che con lui condividono la passione della moto – per fermarsi un attimo a pregare insieme e anche per ricordare tutti coloro che hanno perso la vita in incidenti stradali».
Don Zanon racconta che l’idea della motobenedizione è nata dal desiderio di «unire in un momento comunitario le diverse anime di questo mondo: dal viaggiatore incallito a chi ama il fuori strada, dai ragazzini alle prime armi a chi, nonostante l’età avanzata, non riesce proprio a fare a meno di questa passione». La prima edizione, 5 anni fa, ha richiamato a Tricesimo una settantina di motociclisti che lo scorso anno sono diventati quasi 500. «In questa giornata, che idealmente apre la bella stagione, vogliamo trarre ispirazione dalla benedizione dei viaggiatori – spiega don Zanon -; per questo chiediamo al Signore che ci accompagni nei nostri viaggi e ci faccia gustare soprattutto il bello delle nostre avventure sulla due ruote: dai paesaggi che ci offre la natura e all’incontro con l’altro, allo stare in compagnia accomunati dalla stessa passione. Ma soprattutto chiediamo al Signore che ci aiuti a vedere il limite e a togliere la mano dall’acceleratore in tempo, perché la gioia del vivere le passioni, qualsiasi esse siano, deve essere sempre in sintonia con il rispetto della vita».
«E la nostra – prosegue – è una passione fatta di luci e ombre. Nella gran parte dei casi, infatti, succede che, purtroppo, il mondo della moto abbia come punto d’incontro con la fede il momento del funerale e della sofferenza. Per questo abbiamo voluto creare un’occasione in cui potersi ritrovare e riflettere, pregando, anche su questo aspetto pericoloso del nostro grande amore per la due ruote. Affinché non venga mai a mancare la consapevolezza che tra le mani abbiamo, comunque, un mezzo che potenzialmente può essere estremamente pericoloso».
Presa di coscienza che, secondo don Zanon, spesso manca, soprattutto tra i motociclisti più giovani: «In questo mondo i ragazzi sono lasciati a se stessi, mentre per tutti gli altri sport, ad esempio, sono sempre accompagnati da un allenatore o, comunque, da una persona adulta. Per questo diventano importanti anche questi momenti in cui ci si ferma a riflettere, aiutando tutti a capire che la passione va vissuta nella giusta misura».
La giornata di festa, dopo la speciale benedizione di mons. Mazzocato, come di consueto prosegue con un pranzo conviviale nel centro della comunità di Adorgnano. E in moto, oltre alla preghiera e al divertimento «corre» anche la solidarietà: l’utile raccolto verrà, infatti, devoluto in beneficenza per sostenere i progetti delle missioni delle Suore della Provvidenza di Udine, comunità religiosa che opera in tutto il mondo, fondata da San Luigi Scrosoppi.
E dopo la motobenedizione, anche il motopellegrinaggio perché, come ben evidenzia don Zanon, questa passione non conosce confini. Un gruppo di motociclisti friulani sarà a Roma da martedì 29 aprile a sabato 3 maggio, partecipando anche all’udienza generale di Papa Francesco di mercoledì 30 aprile. Ma non è tutto: in cantiere c’è anche una motoprocessione nelle Valli del Natisone. «Il progetto è ancora in divenire – spiega don Zanon -, ma anche questo vuole essere un momento singolare per riflettere su cosa si ha tra le mani».
