A Romans di Varmo si ricorda don Pietro Tonini

A 40 anni dalla morte, domenica 17 novembre a Romans di Varmo sarà ricordato don Pietro Tonini, con la Santa Messa celebrata alle 19 da mons. Angelo Zanello, arcidiacono di Tolmezzo (e nipote di pre Pieri). Il sacerdote, nato a Felettis nel 1912, arrivò a Romans nel febbraio del 1952 e da allora, per 26 anni, restò il punto di riferimento e la speranza di una piccola e povera comunità (che in seguito avrebbe riunito anche Sterpo). Con il suo contagioso entusiasmo pre Pieri si dedicò a molte opere, tra cui la ristrutturazione dell’asilo e la costruzione della canonica, oltre all’intitolazione della via centrale del paese agli emigranti, facendo costruire anche una grotta con la statua della Madonna per poterli ricordare. Sempre attento e vicino alla sua comunità – in maniera delicata e discreta verso chi aveva più bisogno –, non si risparmiò nemmeno come guida spirituale e sono in molti in paese a ricordare le sue accorate prediche, incentrate sul ruolo fondamentale della famiglia. Caratterizzato da una smisurata bontà d’animo, ad esempio, a fine anni 50 organizzò una lotteria (con primo premio una capretta), per consentire ad una compaesana malata di partecipare ad un pellegrinaggio a Lourdes. Gli ultimi anni della sua vita furono caratterizzati dall’acquisto del mulino trasformato in centro di aggregazione dei giovani e dalla presenza assidua alle partite della locale squadra di calcio, la Robur Romans, di cui fu grande tifoso. Al sacerdote, morto il 27 dicembre 1978 in paese, assistito da Ezio Muni e Gino Michelin, è dedicata una mostra allestita nell’ex asilo (orario: giorni feriali, 17-21; sabato e domenica: 16-20).