Venerdì 23 marzo la Chiesa udinese ricorda con una veglia di preghiera i missionari martiri

Alle ore 20.30 nella parrocchia udinese di San Giuseppe per «Chiamati alla vita», tema della 26ª «Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri» che nel 2017 sono stati 23: 13 sacerdoti, 1 religioso,1 religiosa, 8 laici

«Chiamati alla vita» è il tema della 26ª «Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri» che anche la Chiesa udinese, in comunione con quella italiana, celebrerà con una veglia di preghiera che si terrà venerdì 23 marzo alle ore 20.30 nella parrocchia udinese di San Giuseppe (viale venezia).

La giornata prende ispirazione dal tragico evento dell’uccisione, il 24 marzo del 1980, di mons. Oscar Arnulfo Romero, vescovo di San Salvador (piccolo stato centroamericano di El Salvador) mentre celebrava l’Eucaristia. Nel 2015 mons. Romero, è stato proclamato Beato da Papa Francesco, assieme ad altri tre missionari “martiri” della Chiesa Latino americana uccisi in odio alla fede. La Giornata, lo ricordiamo, è proposta sia per fare memoria di quanti lungo i secoli hanno immolato la propria vita proclamando il primato di Cristo e annunciando il Vangelo fino alle estreme conseguenze, sia per ricordare il valore supremo della vita che è dono per tutti. Fare memoria dei martiri è acquisire una capacità interiore di interpretare la storia oltre la semplice conoscenza.

Durante la veglia, oltre ai missionari martiri del 2017 (23 in tutto: 13 sacerdoti, 1 religioso,1 religiosa, 8 laici) e di tutti i tempi, verranno ricordati in particolar modo i due missionari friulani: padre Evaristo Migotti, comboniano di Tomba di Mereto, trucidato nel 1964 in Zaire sul ponte del fiume Bomokandi, e padre Aldo Marchiol, saveriano di Udine, assassinato nel 1995 in Burundi.

La Veglia diocesana di preghiera di venerdì 23 marzo è aperta a tutti, in particolare ai giovani e ai gruppi parrocchiali.

 

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