Veglia Pasquale: «Gesù risorto trasforma i cuori in sorgente d’amore»

“Partecipiamo ai sacramenti dell’iniziazione cristiana di un nostro fratello e tre nostre sorelle e intanto preghiamo affinché il nostro Battesimo e la nostra Cresima si rinnovino. In questa notte andiamo a casa risorti nel cuore, purificati dai nostri vizi e peccati, con cuori trasformati in sorgente d’amore”. Questo il “dono” invocato dall’Arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato sui fedeli che si sono raccolti attorno al pastore della Chiesa Udinese nella notte di Pasqua in Cattedrale in occasione della solenne grande veglia durante la quale sono stati celebrati Battesimo, Cresima ed Eucaristia per tre “catecumeni adulti” e il Battesimo anche per la figlia di due di loro, la piccola Gioia.

“La veglia di Pasqua – ha ricordato l’Arcivescovo -, ci fa rivivere il significato della resurrezione di Gesù e insieme e ci fa rivivere il significato dei sacramenti che abbiamo ricevuto”. Del momento, cioè, in cui “la resurrezione di Gesù è entrata nella nostra vita”. 


“Ogni volta che andiamo alla Messa e mangiamo il corpo di Gesù, pieno d’amore – ha proseguito mons. Mazzocato – questi continua a trasformarci nel suo amore, perché la resurrezione è liberazione dal male, dalla morte, da ogni cattiveria, egoismo, vizio…”. L’amore di Gesù “fa spalancare i nostri cuori”, è una “nuova vita che ha come meta la speranza di resurrezione”.

La celebrazione, secondo la tradizione, si è aperta con la solenne liturgia della Luce. Dopo la benedizione del fuoco, all’esterno della cattedrale, l’Arcivescovo ha acceso il grande cero pasquale, fiammella che mons. Mazzocato ha poi consegnato, entrando in chiesa, ai fedeli, i quali, di candela in candela, hanno fatto entrare la luce in tutta la cattedrale. Ha fatto seguito la liturgia della Parola, quindi, subito dopo l’omelia, i battezzandi, con i padrin, le madrine e un piccolo coro di tradizione africana sono usciti dal Duomo e, in processione, hanno raggiunto il vicino battistero. Dopo la solenne benedizione del fonte battesimale da parte di mons. Mazzocato, il momento, carico d’emozione, del Battesimo. I catecumeni Daria, Modeste e Zalisse, uno alla volta, sono entrati nell’acqua e hanno ricevuto il Battesimo, diventando “nuove creature, rivestite di Cristo”. Infine, Modeste e Zalisse hanno stretto tra le braccia la piccola Gioia, di poco più di un mese, e accompagnati dal padrino e dalla madrina si sono avvicinati nuovamente all’Arcivescovo per far ricevere anche alla loro bambina il Battesimo. Un’intera famiglia che, nello stesso momento, insieme, è diventata cristiana. I protagonisti a stento trattengono le lacrime dalla gioia e l’emozione accende i loro volti. 


La celebrazione è proseguita con la consegna della veste bianca e l’invito a “portarla senza macchia fino all’incontro con Gesù Cristo, per avere la vita eterna”. Quindi, sempre in processione, con l’accompagnamento delle percussioni e dei canti gioiosi del piccolo coro africano, i nuovi battezzati hanno fatto rientro in Cattedrale per ricevere prima la Confermazione e, quindi, la Comunione. Modeste e Zalissa hanno anche ricevuto il dono della benedizione per il loro matrimonio.
 
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