Torna la raccolta diocesana della Caritas dei vestiti usati

Giunta alla sua 22ª edizione, l’iniziativa si terrà sabato 19 maggio, il ricavato andrà a sostegno de «La Gracie di Diu», la mensa della Caritas diocesana. In consegna a tutte le famiglie i sacchi gialli per la raccolta . Attenzione però: in alcune zone della Diocesi – nelle foranie di San Daniele, Tolmezzo, Ampezzo e Gorto – a causa del concomitante passaggio del Giro d'Italia e della conseguente chiusura delle strade, la raccolta sarà posticipata a sabato 26 maggio. 

Torna, sabato 19 maggio, in tutte le parrocchie, la tradizionale raccolta di indumenti usati, organizzata dalla Caritas diocesana di Udine. L’iniziativa, giunta quest’anno alla sua 22ª edizione, è un momento di solidarietà concreta e corale per raccogliere fondi destinati ad aiutare le fasce più deboli della società, ma è anche occasione di incontro e di aggregazione. Non solo. Apre, infatti, uno spazio di riflessione con l’obiettivo di promuovere un migliore utilizzo delle risorse e il rispetto per l’ambiente.

Attenzione però: in alcune zone della Diocesi – nelle foranie di San Daniele, Tolmezzo, Ampezzo e Gorto – a causa del concomitante passaggio del Giro d’Italia e della conseguente chiusura delle strade, la raccolta sarà posticipata a sabato 26 maggio. 

 

A chi sarà devoluto il ricavato?

Anche quest’anno il ricavato della raccolta sarà utilizzato per sostenere La Gracie di Diu, la mensa diocesana per le persone in difficoltà gestita dalla Caritas in via Ronchi a Udine.

«Il servizio della Mensa – spiegano alla Caritas – è totalmente gratuito e questo per merito di 180 persone che prestano il loro servizio organizzato e disinteressato; delle donazioni di cibo da parte di supermercati, mercato ortofrutticolo, Banco Alimentare e cittadini e, appunto, del ricavato della raccolta». E si ricorda che la «La Gracie di Diu» non è solo un luogo dove i poveri ricevono un pranzo e una cena caldi (oltre 300 persone ogni giorno, 365 giorni l’anno), ma anche luogo di incontro, di scambio, di orientamento, di relazioni sempre più significative e umanizzanti.

 

Come funziona?

La raccolta di indumenti usati fa leva sul fondamentale coinvolgimento della rete delle Caritas foraniali e di centinaia di volontari nelle parrocchie. Il meccanismo della raccolta è quello collaudatissimo da anni. Le famiglie stanno ricevendo in questi giorni i sacchi gialli della Caritas (distribuiti in chiesa o “porta a porta”, secondo le modalità previste in ogni parrocchia, anche in relazione al numero e alla disponibilità dei volontari) che verranno poi ritirati sabato 19 maggio (anche qui, “porta a porta” o in punti di raccolta localizzati in ciascuna forania).

Come nelle precedenti edizioni, quanto raccolto sarà ceduto alla ditta Tesmapri di Prato, specializzata nella commercializzazione di indumenti e accessori provenienti dalle raccolte Caritas di tutta Italia, nel rispetto delle norme di legge.
I beni in buono stato vengono rivenduti nei mercati dell’usato, i capi non più utilizzabili vengono avviati al riciclo per la produzione di tessuti rigenerati. La percentuale inutilizzabile viene conferita in discarica. In base alla qualità e quantità del materiale raccolto, viene riconosciuto un contributo alla Caritas di Udine, che lo utilizza per progetti di solidarietà sul territorio.

 

Cosa si raccoglie?

Si raccolgono abiti, maglieria, biancheria, cappelli, coperte, cinture,  scarpe, borse, giocattoli e pelouches.

Non si raccolgono, invece, cose sporche o bagnate, carta, metalli, plastica, vetro, rifiuti, stracci e scarti tessili.

Chi fosse interessato a questa operazione di solidarietà si può rivolgere, per le necessarie istruzioni, al proprio parroco oppure alla Caritas diocesana a Udine, in via Treppo 3, tel. 0432/414502.

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