Pubblicato l’epistolario di Pio Paschini. Martedì 5 giugno la presentazione

Un volume in due tomi raccoglie oltre 900 lettere, per la maggior parte inedite, inviate o ricevute da Pio Paschini, sacerdote e storico. La presentazione martedì 5 giugno alle 18 al Centro culturale Paolino d'Aquileia a Udine. Il lavoro pubblicato dalla Forum editrice è opera dell'Istituto Pio Paschini per la Storia della Chiesa in Friuli e curato da Michela Giorgiutti

Una monumentale raccolta con oltre novecento lettere, per la maggior parte inedite, inviate o ricevute da Pio Paschini (Tolmezzo, 2 marzo 1878 – Roma, 14 dicembre 1962), sacerdote, storico, conosciuto per la sua Storia del Friuli e per le sue ricerche sulla storia religiosa del Cinquecento in Italia e noto universalmente per la sua Vita di Galileo.  È «L’Epistolario di Pio Paschini (1898-1962)»,  un volume in due tomi di 1200 pagine edito da Forum a cura di Michela Giorgiutti nella collana di «Fonti per la storia della Chiesa in Friuli. Serie moderna e contemporanea» dell’Istituto Pio Paschini di Udine, che sarà presentato martedì 5 giugno alle 18 al Centro culturale Paolino di Aquileia, in via Treppo 5/b a Udine.

«L’ampia selezione delle lettere in ordine cronologico ripercorre l’itinerario scientifico, la carriera accademica ed ecclesiastica del protagonista – spiega il presidente dell’Istituto Pio Paschini, prof. Cesare Scalon –, e al tempo stesso fa emergere in modo inconfondibile i tratti della sua personalità di uomo, di studioso e di sacerdote».

Pio Paschini, lo ricordiamo, fu insegnante nel Seminario di Udine dal 1901, dal 1913 docente di Storia ecclesiastica presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore e dal 1932 al 1957 magnifico rettore della Pontificia Università Lateranense.

Il programma della presentazione. Dopo il saluto delle autorità, al tavolo dei relatori si alterneranno Bernard Ardura, presidente del Pontificio Comitato di Scienze storiche, Andrea Zannini, direttore del DIUM, Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio culturale dell’Università degli Studi di Udine, Gianpaolo Romanato, docente di storia contemporanea all’Università di Padova. Nel corso della presentazione, l’attore friulano Fabiano Fantini leggerà alcuni brani dell’Epistolario.

Le testimonianze epistolari del Paschini fino ad oggi reperite in diversi Archivi e Fondi archivistici sono 5.029, i cui regesti sono consultabili nel cd-rom allegato ai due volumi. Per l’edizione cartacea sono stati trascritti 922 testi, 491 selezionati tra quelli inviati da oltre 1500 corrispondenti e 431 fra missive e responsive intercorse con il friulano Giuseppe Vale (1877-1950), confratello, amico e confidente.

«Nell’epistolario – continua Cesare Scalon – è possibile ripercorrere sessant’anni di attività di Paschini, nelle cui vicende biografiche si riverberano gli eventi più significativi del secolo scorso: le due guerre mondiali, il fascismo, il dopoguerra, la ricostruzione dell’Italia, fino a comprendere gli anni della prima Repubblica». Tra gli interlocutori di Pio Paschini in ambito locale, vi sono: Giuseppe Ellero, Giovanni Battista Brusin, Pier Silverio Leicht, Gaetano Perusini, Luigi Suttina, Tiziano Tessitori, oltre naturalmente all’amico Giuseppe Vale; tra quelli italiani ed europei: Angelo Giuseppe Roncalli (Giovanni XXIII), Giovanni Battista Montini (Paolo VI), Agostino Gemelli, Louis Duchesne, Hippolyte Delehaye, Hubert Jedin, Giovanni Papini, Aldo Moro, Giovanni Spadolini.

La produzione scientifica di Paschini, rispecchiata nel suo Epistolario, è enorme (circa cinquecento i titoli della sua bibliografia).

«Per ricordare i quarant’anni dell’Istituto fondato nel 1978 dall’allora arcivescovo di Udine Alfredo Battisti- ricorda ancora il presidente dell’Istituto Paschini – si era pensato in un primo momento a una riedizione del libro la Vita di Galileo, ripulita dai tagli e dalle manipolazioni che il testo aveva subito. La proposta fu però accantonata, in considerazione del fatto che gli interventi censori erano ormai noti agli studiosi e che una sua riedizione  non avrebbe offerto alcun contributo originale alla ricerca storica. Così nacque l’idea di questo Epistolario».

Il volume è stato realizzato nell’ambito del progetto “Identità culturale del Friuli”, con il sostegno della Regione FVG e della Fondazione Friuli, e con il patrocinio della Pontificia Università Lateranese (Roma), del Pontificio Comitato Scienze Storiche e dell’Ateneo friulano. A curarlo è stata Michela Giorgiutti, archivista e dottore di ricerca in storia, che si occupa in particolare di storia sociale e religiosa dell’età moderna e contemporanea. L’ampia prefazione è di mons. Sandro Piussi, direttore della Biblioteca ‘P. Bertolla’ del Seminario e degli Archivi e Biblioteche Storiche dell’Arcidiocesi di Udine, che conservano gli originali di questo Epistolario e il manoscritto originale della Vita di Galileo.

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