Scheda 3 – Se Dio è buono, perché permette il male?

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Obiettivo
Riflettere sulle domande legate al male naturale. Perché Dio, se è buono, permette che il male sia presente nel mondo? Perché permette  la violenza, la catastrofi naturali (terremoti, tsunami, uragani), la morte di un giovane?

Nota: in questa scheda si fa riferimento al “male” come “male naturale”: alluvioni, tsunami, terremoti, malattie. Non si fa riferimento al male “umano” (omicidi, stragi, furti, mafia, corruzione, ecc.).

Materiali e allegati

Allegato 3A: brano di Vangelo (Lc 13, 1-5).Allegato 3B: testi utili per il lavoro di gruppo.Allegato 3C: preghiera.Volendo è possibile utilizzare nuovamente l’Allegato 2F.

Attività
Anche al tempo di Gesù l’uomo si poneva le domande di senso sul male. Spesse volte, le catastrofi naturali venivano attribuite all’ira di Dio, come se egli volesse fare giustizia di qualche atto malevolo ai suoi occhi. Anche oggi abbiamo la stessa tentazione! Gesù, una volta per tutte, ci dice che Dio non colpisce le vittime per punizione, ma ci invita a vivere bene il tempo che ci è dato. Valutare l’effettuazione della preghiera predisposta per il gioco in appendice, reperibile all’allegato A4.

Prima parte
[Tempo: 30 minuti circa] La prima parte dell’attività prevede un lavoro di gruppo. I ragazzi sono divisi in tre gruppi, a ciascuno dei quali viene consegnato uno dei testi in Allegato 3B. Scopo del lavoro di gruppo è analizzare il testo e, al termine, presentarlo agli altri componenti in una modalità originale: una simil-intervista, una scena teatrale, un dialogo. I ragazzi, tramite smartphone, possono arricchire la propria presentazione con qualche melodia ritenuta adatta.
A discrezione dell’animatore, si può proporre anche il primo testo dell’Allegato 2F (mons. A. Battisti: Un messaggio di dolore e di amore).

Seconda parte
Dopo la riflessione sui testi, si legga assieme il brano di Vangelo in Allegato 3A. È un testo che presenta il punto di vista di Gesù, il quale non si focalizza sugli eventi in sé, ma sulla vita di chi ne è rimasto coinvolto. Gli incidenti – dice Gesù – possono capitare e le vittime non hanno colpa. Vista la fragilità della vita umana, occorre però vivere ogni giorno in modo sano, buono, cercando di portare frutti di bene e di bontà. Dopo la lettura l’animatore commenti questo brano presentando la diversa prospettiva di Gesù.

Preghiera conclusiva
Si trova in Allegato 3C.

 

La foto in questa pagina è tratta dal sito www.nettuno.ogs.trieste.it.

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