Museo diocesano e Gallerie del Tiepolo riaprono i battenti

Da mercoledì 3 giugno le sale espositive saranno di nuovo aperte al pubblico e con i consueti orari, sarà però necessaria la prenotazione dell'ingresso. Visite in sicurezza con un protocollo ad hoc. Sabato 6 giugno con un'esclusiva visita guidata serale si inaugura il ricco calendario di iniziative per godere delle bellezze del Tiepolo nel 250° anniversario dalla sua morte. Qui tutte le informazioni

Lockdown finito anche per il Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo di Udine, mercoledì 3 giugno riaprono infatti al pubblico le sale espositive rimaste a lungo orfane di visitatori a causa di Covid-19.

«Ricominciamo – spiega la conservatrice, Dania Nobile – con la convinzione che molti desiderano riappropriarsi delle bellezze artistiche che il Museo custodisce. Ammirare gli splendidi affreschi del Tiepolo, lasciarsi coinvolgere dall’atmosfera della sua luce, farsi accompagnare lungo le sale dal dolce profumo del legno nella Biblioteca Dolfin, così come nelle sale della scultura lignea: sono emozioni che nessun video o visita virtuale potrà mai soddisfare. Insomma, riprendiamoci il piacere dell’esperienza diretta con le opere d’arte!».

Nuove modalità di ingresso e visita

Un piacere che si potrà vivere e gustare in piena sicurezza, è stato infatti appositamente predisposto un protocollo per assistere il pubblico durante la visita al Museo. L’ingresso sarà consentito previa prenotazione telefonica (chiamando il numero 0432/25003) o per posta elettronica (scrivendo all’indirizzo email biglietteria@musdioc-tiepolo.it). Saranno naturalmente d’obbligo la mascherina e l’igienizzazione delle mani. Inoltre un’opportuna segnaletica e la consueta disponibilità del personale del Museo saranno di supporto per ogni tipo di informazione riguardante il nuovo modo di “aggirarsi” nelle sale del Museo. Il Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo mantengono i consueti orari di apertura, dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, osservando il giorno di chiusura al martedì. «Sarà sicuramente una fruizione di nuovo tipo – osserva Nobile –,  per certi versi differente da quella a cui eravamo abituati, ma lo staff del Museo ha già in cantiere una serie di iniziative che coinvolgeranno il suo pubblico. Per tutta l’estate, infatti, il Museo proporrà delle visite guidate serali, incontri a tema dedicati alle famiglie, e diverse attività rivolte ai centri estivi, summer school, oratori e parrocchie. Altre attività in calendario riguarderanno l’esposizione al pubblico dei recenti restauri, la presentazione della nuova guida del Palazzo Patriarcale e interessanti  incontri  incentrati sul pittore Giovanni da Udine».

Prima visita serale

Un calendario di iniziative che sarà inaugurato già sabato 6 giugno con un’esclusiva visita serale, in cui il Museo festeggerà l’attesa riapertura con un omaggio ai visitatori: la visita guidata sarà infatti gratuita e dunque compresa nel biglietto d’ingresso ridotto (il costo del biglietto è di 5 euro, gratuito per i minorenni). L’appuntamento è alle 20.30, le prenotazioni verranno raccolte fino alle ore 13 del sabato e – come detto – sono obbligatorie (0432 25003 o via mail biglietteria@musdioc-tiepolo.it). La visita sarà attivata al raggiungimento di un minimo di 10 adulti partecipanti.

Serie filatelica

Protagonista delle visite serali estive e di altri appuntamenti in serbo per l’autunno sarà ovviamente Giambattista Tiepolo del quale quest’anno ricorre  il 250° anniversario dalla morte. Per ricordare al meglio tale ricorrenza, lo Stato della Città del Vaticano, in collaborazione col Museo Diocesano, ha emesso una serie filatelica dedicata all’affresco con «Il sacrificio di Isacco» che si trova proprio nella suggestiva «Galleria degli ospiti»: un tributo all’arte del Tiepolo di cui Udine, e il Palazzo patriarcale in particolar modo, conservano straordinari capolavori.

Pagina Facebook e account Instagram

Per restare sempre aggiornati sulle diverse iniziative si consiglia di seguire la pagina Facebook e l’account Instagram, canali questi che nei mesi di chiusura sono stati significativamente potenziati mantenendo così vivo il legame con i visitatori e – perché no – stimolando quel desiderio di bellezza che abita ognuno di noi.

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