La «cultura della cura» al centro di un nuovo percorso formativo dell’Ac

Il calendario di appuntamenti prenderà il via domenica 24 gennaio, in modalità on line, e si svilupperà attorno al messaggio di Papa Francesco per la «Giornata mondiale della pace» 2021. Quattro gli appuntamenti per declinare le diverse dimensioni della cura. L'iniziativa è aperta a tutti i giovani e gli adulti della Diocesi di Udine.

L’Azione Cattolica diocesana traccia un percorso di riflessione e formazione – aperto a tutti gli adulti e i giovani della diocesi – che prenderà avvio in modalità on line domenica 24 gennaio e sarà declinato sul Messaggio di Papa Francesco per la LIV Giornata Mondiale della Pace celebrata il 1° gennaio 2021. Il Papa propone in questo tempo in cui la crisi sanitaria Covid-19 si è «trasformata  in un fenomeno multisettoriale e globale, aggravando crisi tra loro fortemente interrelate, come quelle climatica, alimentare, economica e migratoria, e provocando pesanti sofferenze e disagi», un percorso educativo che promuova la cultura della cura. Una cultura della cura come «impegno comune, solidale e partecipativo per proteggere e promuovere la dignità e il bene di tutti» e come «disposizione ad interessarsi, a prestare attenzione, alla compassione, alla riconciliazione e alla guarigione, al rispetto mutuo e all’accoglienza reciproca», costituisce una via privilegiata per la costruzione della Pace, per debellare la cultura dell’indifferenza, dello scarto e dello scontro, oggi spesso prevalente» come scrive lo stesso Papa Francesco nel suo messaggio consegnato per la solennità di Maria Santissima Madre di Dio.

L’Azione Cattolica diocesana ha colto questo invito nella convinzione che questo tempo di incertezze, in cui sperimentiamo la fragilità, la precarietà, l’isolamento, sia da valorizzare con momenti di formazione, crescita, confronto, condivisione che ci rinnovino nel profondo per trovarci pronti a ripartire con cuori vivi e atteggiamenti generativi di umanità autentica e solidale.

La proposta si concretizza in un micro percorso che tocca i nuclei individuati dal Papa:

  • la cura come promozione della dignità e dei diritti della persona;
  • la cura del bene comune;
  • la cura mediante la solidarietà;
  • la cura e la salvaguardia del Creato. 

Si inizia domenica 24 gennaio

Il primo incontro fissato per domenica 24 gennaio alle ore 17 in modalità on-line  (https://meet.google.com/iwk-vufu-apb) svilupperà il tema della promozione della dignità e diritti della persona. Sarà presente Achiropita Calarota, presidente dell’Azione Cattolica  della diocesi di Rossano-Cariati, che racconterà l’esperienza degli adulti di AC diocesana animatori di incontri con adulti reclusi nel carcere di massima sicurezza di Rossano, dove è nata la “Sezione carcere”. Qui si è concretizzata l’esperienza di un’Azione Cattolica davvero “in uscita”,  capace di andare alla ricerca dell’altro dove vive, per portare un po’ di calore familiare anche tra le mura fredde del carcere in cui le persone hanno anche qui bisogno di ascoltarsi, confrontarsi, raccontarsi, vivere un clima di comunione.

Un’altra testimonianza sarà quella di Loris Zoratti che nell’esercizio della sua professione di medico ospedaliero si trova a contatto diretto con la fragilità e la vulnerabilità umana che necessitano di gesti e parole di cura e attenzione perché, qualsiasi siano le condizioni, la persona «dice sempre relazione, non individualismo, afferma l’inclusione e non l’esclusione, la dignità unica e inviolabile e non lo sfruttamento» da cui «derivano i diritti umani, come pure i doveri, che richiamano ad esempio la responsabilità di accogliere e soccorrere i poveri, i malati, gli emarginati, ogni nostro «prossimo, vicino o lontano nel tempo e nello spazio», come dice ancora Papa Francesco nel messaggio.

 

Gli altri appuntamenti

Negli incontri successivi si tratterà della cura del bene comune con la sindaca di Treppo Grande, Manuela Celotti, e il direttore della Spes, Luca Grion, il 7 febbraio.

Il 21 febbraio invece il dialogo sarà con Renata Della Ricca, Coordinatrice AST CISL FVG, e Andrea Barachino, Coordinatore regionale di Alleanza contro la povertà FVG, per trattare del tema della cura mediante la solidarietà.

Il ciclo di testimonianze sarà chiuso da Paola Del Negro, direttrice generale dell’Istituto nazionale di Oceanografia e di Geofisica sperimentale il 14 marzo che si occuperà del tema della cura e la salvaguardia del creato con riferimenti anche alla Laudato sii.

A ciascun testimone sarà chiesto di suggerire un esercizio di laicità, ciò un’attenzione, un gesto, un’azione da compiere per far sì che l’incontro non si riduca al solo ascolto, ma impegni chi partecipa a gesti concreti di cambiamento nella quotidianità tra un incontro e l’altro, per allenare le coscienze a maturare un autentico atteggiamento di cura: infatti «c’è bisogno di artigiani di pace disposti ad avviare processi di guarigione e di rinnovato incontro con ingegno e audacia» (Fratelli tutti)

Gli incontri sono aperti a tutti gli adulti e i giovani della diocesi senza limitazione di posti.

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