Ministri straordinari della Comunione chiamati a raccolta domenica 1° dicembre

Sarà don Marcin Gazzetta, direttore dell'Ufficio catechistico diocesano, a guidare il tradizionale incontro formativo di inizio Avvento. Cuore del suo intervento il legame tra Eucaristia e Chiesa in missione. L'appuntamento si terrà domenica 1° dicembre, dalle 15 alle 17 al Centro culturale Paolino d'Aquileia a Udine.

Attorno al legame profondo tra Eucaristia e Chiesa in missione ruoterà l’incontro formativo dei ministri straordinari della comunione che si terrà domenica 1° dicembre, dalle ore 15 alle 17, in sala Paolino d’Aquileia in via Treppo 5 a Udine. Sarà don Marcin Gazzetta, parroco di Plaino e direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano, a guidare la riflessione e a suggerire i punti fondamentali che legano l’impegno missionario di ogni credente al dono dell’Eucaristia che la Chiesa celebra e porta ad ogni uomo, anche grazie al servizio discreto e prezioso di tanti ministri laici.

Una Chiesa in missione è una Chiesa “in uscita”, secondo la fortunata espressione di papa Francesco, una Chiesa che sa di andare incontro agli uomini dove essi vivono e lottano per annunciare la gioia del Vangelo, ma è anche una Chiesa che sa da dove partire, ovvero dall’incontro stupito con il Signore morto e risorto che si lascia incontrare nei segni sacramentali del Pane spezzato e del Vino versato. Una Chiesa missionaria, dunque, è naturalmente una Chiesa eucaristica: dall’Eucaristia celebrata, infatti, la comunità cristiana impara ad essere pane spezzato per gli uomini, «lievito di santificazione per rinnovare l’umanità alla luce del Vangelo» (orazione sulle offerte del formulario della Messa per i laici).

Non a caso, papa Francesco ha parlato dell’urgenza in una società multiculturale di una «cultura eucaristica» che genera gesti e atteggiamenti ispirati al dono di Cristo nel sacramento, quali la comunione, il servizio e la misericordia. San Paolo VI nell’enciclica sull’Eucaristia Mysterium fidei (1965) ricordava che «il culto eucaristico muove fortemente l’animo a coltivare l’amore “sociale”, col quale si antepone al bene privato il bene comune» ed esortava: «Facciamo nostra la causa della comunità, della parrocchia, della Chiesa universale; ed estendiamo la carità a tutto il mondo, perché dappertutto sappiamo che ci sono membra di Cristo» (n. 70). È dunque dalla liturgia, e in particolare dall’Eucaristia, che nasce la missione dei cristiani nel mondo e da essa deve sempre ripartire con slancio rinnovato. Non meno pregnante è l’insegnamento del papa emerito Benedetto XVI che nell’esortazione apostolica Sacramentum Caritatis annotava: «L’Eucaristia non è solo fonte e culmine della vita della Chiesa; lo è anche della sua missione: “Una Chiesa autenticamente eucaristica è una Chiesa missionaria”. Anche noi dobbiamo poter dire ai nostri fratelli con convinzione: “Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi!” (1 Gv 1,3)» (n. 83). Lo ripete anche l’Arcivescovo Andrea Bruno Mazzocato nella Presentazione al Calendario liturgico 2019-2010: «Una Chiesa che vuole essere missionaria, in uscita verso il mondo per annunciare la buona notizia del Regno di Dio e mostrarne i segni, è innanzitutto una Chiesa che, soprattutto nell’Eucaristia, sa sostare nel rendimento di grazie e nell’invocazione per accogliere la grazia di Dio e chiederla ancora».

L’incontro del 1° dicembre terminerà con i Secondi Vespri della prima domenica d’Avvento.

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