Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali: andare «laddove nessuno va»

Nel suo Messaggio – per la Giornata che sarà celebrata domenica 16 maggio – Papa Francesco mette in guardia dal rischio di un'informazione sempre uguale, esortando, tra le altre cose, a non raccontare la pandemia solo con gli occhi del mondo più ricco. Ogni parrocchia è invitata a rivolgere un'intenzione di preghiera particolare per il mondo della comunicazione e i suoi operatori

Domenica 16 maggio si celebra la 55ª Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali che quest’anno ha per tema «Vieni e vedi» (Gv 1,46). Comunicare incontrando le persone dove e come sono, a questo link il testo integrale del Messaggio di Papa Francesco, in cui mette in guardia dal rischio di un’informazione sempre uguale, esortando ad andare “laddove nessuno va” e non raccontare la pandemia solo con gli occhi del mondo più ricco

Anche nell’Arcidiocesi di Udine tutte le parrocchie sono invitate a ricordare la giornata con una particolare intenzione di preghiera che possa accompagnare gli operatori della comunicazione in questo tempo così complesso in cui il loro lavoro diventa ancor più prezioso e fondamentale. La trasmissione «Lo sguardo dell’anima» in onda su Telefriuli domenica mattina alle 10, sarà interamente dedicata a questo tema.

A firmare il manifesto dell’edizione 2021 della Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali è la Scuola di Arte Sacra di Firenze, accompagnando così il lavoro di approfondimento e animazione con un’opera originale realizzata da Sofia Novelli, ex studentessa e oggi docente di pittura dell’istituto fiorentino.

«La sfida che ci attende è quella di comunicare incontrando le persone dove e come sono. Le parole di papa Francesco che danno il titolo al messaggio per la prossima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali – sottolinea Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana –, hanno accompagnato e ispirato il lavoro per la realizzazione del manifesto che ogni anno l’Ufficio nazionale mette a disposizione per l’animazione nelle diocesi e nelle parrocchie». Il manifesto, aggiunge il direttore, «offre una suggestione sui sentieri del dove e del come. Un’opportunità di riflessione, ma anche di azione. Una lezione da riscoprire in questo momento della nostra storia. Una sana creatività che – come emerge dall’opera di Sofia Novelli – può aiutare a progettare nuove forme di prossimità che passano da una comunicazione attenta e responsabile».

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