Estate 2020, riapertura delle attività ecclesiali: in attesa di uno specifico accordo regionale

«Siamo ben contenti di poter collaborare per trovare insieme delle strade che vi consentano di vivere la vostra missione ecclesiale nei confronti delle nuove generazioni in totale sicurezza». È quanto emerso dal gradito incontro che l’assessore regionale Alessia Rosolen ha voluto organizzare a stretto giro nella mattina di venerdì 5 giugno assieme agli incaricati di Pastorale Giovanile delle 4 Diocesi della Regione, insieme a un rappresentante dei salesiani.

La Regione e le quattro diocesi del FVG stanno pensando ad uno speciale protocollo che si possa adattare a tutte quelle esperienze ecclesiali che “normalmente” vengono vissute durante l’anno e che non rientrano nello specifico dei cosiddetti “centri estivi”. Queste attività hanno a che fare con momenti di catechesi estiva e di preghiera, di campi residenziali, di oratori, di esperienze scout e in genere tutto ciò che fa parte della missione ecclesiale rivolta a bambini, ragazzi e giovani. Di conseguenza sono in arrivo delle linee guida diverse da quelle precedentemente divulgate sui “centri estivi istituzionali” (al momento unico protocollo vigente in rapporto ai minori), per le quali stiamo lavorando anche dal lato ecclesiale per una semplificazione burocratica congeniale alle nostre peculiarità di gratuità e volontariato.

Quali sono le tempistiche?

Il nuovo protocollo – che tuttavia lascerà pressoché inalterate le questioni sanitarie – non vedrà la sua uscita ufficiale prima della fine della prossima settimana, al fine di poter essere anche discusso e approvato dalla giunta regionale.

«Da parte nostra – spiegano dalla Pastorale Giovanile diocesana di Udine -, sappiamo che molte realtà in questi giorni si stanno interrogando per capire come organizzarsi, anche in seguito all’incontro virtuale di mercoledì 3 giugno; serve ancora qualche giorno di pazienza. Nessuno dei 4 uffici diocesani di PG nella regione era pronto a questa novità, la quale però potrebbe aiutare a far vivere ai “nostri” bambini/ragazzi/adolescenti qualche bella esperienza, seppure nella semplicità e con le attenzioni specifiche riguardanti il tempo di emergenza sanitaria che stiamo ancora vivendo».

In questi giorni l’ufficio di Pastorale Giovanile invita a porre l’attenzione più all’aspetto formativo degli animatori, seguendo i materiali predisposti nell’apposito vademecum formativo.

 

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