Collaborazione pastorale di Buttrio in festa: arrivano tre Saveriani

Domenica 28 ottobre alle ore 10.30 nella Chiesa di Buttrio ci sarà l'ingresso ufficiale del nuovo parroco, il saveriano padre Andrea Gamba. Ad affiancarlo anche due confratelli: padre Enzo Tonini e padre Gianpaolo Codutti. È la prima volta che dei saveriani prendono in cura pastorale delle parrocchie sul territorio italiano: «È un'esperienza nuova che viviamo come un dono»

Sarà una domenica di festa per le comunità della Collaborazione pastorale di Buttrio – che comprende anche le parrocchie di Camino, Pradamano e Lovaria – , il padre saveriano Andrea Gamba, domenica 28 ottobre farà, infatti, il suo ingresso ufficiale quale nuovo parroco durante la Santa Messa delle 10.30, presieduta dall’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, nella chiesa di Buttrio. Ad affiancarlo in questo nuovo cammino saranno i confratelli saveriani padre Enzo Tonini e padre Gianpaolo Codutti, in qualità di vicari parrocchiali.

Padre Gamba, originario di Padova, ha 49 anni. A Madrid ha completato gli studi e poi ha svolto il suo servizio di animazione missionaria e vocazionale. Successivamente è partito per l’Amazzonia, in Brasile, dove è stato vicario parrocchiale e animatore missionario per 11 anni. È rientrato in Italia dal 2015 e da due anni svolge il suo servizio nelle parrocchie del Rojale.

Padre Tonini, di Sevegliano, ha 56 anni. Dopo gli studi a Chicago, è stato chiamato per un servizio di animazione missionaria in Spagna e poi missionario in Colombia per una decina d’anni. Ricopre tuttora vari incarichi nella regione saveriana d’Italia. Padre Codutti, 73 anni, è originario di Brazzacco. Ha alle spalle quasi 40 anni di vita missionaria nella Repubblica democratica del Congo. È rientrato da qualche mese, dalla sua parrocchia nel Sud Kivu, tra le più disagiate della regione.

Tradizionalmente i Saveriani, come congregazione, non hanno mai avuto in cura parrocchie nel territorio italiano, ecco che la nuova esperienza è stata accolta come un dono da parte di padre Gamba e dei suoi confratelli, tanto che in una nota spiegano: «Da tempo, con i cambi avvenuti sia all’interno della nostra congregazione sia nel contesto sociale, è cominciata a maturare l’idea di essere anche noi protagonisti di questo mutamento, con il nostro specifico carisma missionario, offrendo la nostra disponibilità al vescovo per assumere la responsabilità piena di una collaborazione pastorale. Siamo dunque contenti e anche emozionati per questa nuova esperienza. Tutti noi abbiamo prestato servizio pastorale in giovani comunità. Quindi vorremmo portare anche un soffio del vento dello Spirito di quelle giovani Chiese che abbiamo per anni accompagnato nella collaborazione che ci è affidata. Questa Chiesa ci ha inviato e noi vorremmo restituire i doni ricevuti dalle Chiese a cui siamo stati inviati e da altri popoli».

 

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