Domenica 30 giugno l’ordinazione di un nuovo diacono permanente

Si tratta di Domenico Chiapolino, udinese, sessant'anni, infermiere da poco in pensione. La celebrazione eucaristica alle 19 in Cattedrale a Udine sarà presieduta dall'arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato. I diaconi permanenti, che non sono preti, non possono presiedere l’Eucaristia, tuttavia possono amministrare il battesimo, distribuire la comunione, benedire il matrimonio cristiano, proclamare il Vangelo e predicare oltre che presiedere le esequie. Possono essere ordinati tra i battezzati celibi e anche tra coloro che sono sposati.

Chiesa udinese in festa domenica 30 giugno: in Cattedrale a Udine, alle ore 19, l’arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato presiederà l’ordinazione di un nuovo diacono permanente. Si tratta di Domenico Chiapolino, udinese, ha maturato la sua fede prima nella parrocchia di San Quirino, con mons. Luciano Nobile, ora in quella di San Marco, con don Carlo Gervasi. Sessant’anni, di Udine, infermiere da poco in pensione, Domenico Chiapolino è sposato, ha due figli, Chiara e Francesco, e una nipotina, Ludovica, di 5 anni (a questo link l’intervista a Radio Spazio).

Il diacono permanente nella Chiesa è «per il servizio» e la sua figura è strettamente legata al vescovo: questi, infatti, impone le mani e trasmette il dono dello Spirito all’eletto durante la liturgia dell’ordinazione. Ad immagine di Cristo, «servo» dell’umanità, il diacono è chiamato a esercitare in primo luogo il servizio della carità nelle infinite forme che la vita odierna domanda e suggerisce (nel mondo del lavoro, della scuola, negli ospedali, nelle carceri), ma anche il servizio della liturgia assistendo il Vescovo e i presbiteri durante le celebrazioni e quello dell’annuncio evangelico in tutte le sue modalità.

I diaconi permanenti, che non sono preti, non possono presiedere l’Eucaristia, tuttavia possono amministrare il battesimo, distribuire la comunione, benedire il matrimonio cristiano, proclamare il Vangelo e predicare oltre che presiedere le esequie. Possono essere ordinati tra i battezzati celibi e anche tra coloro che sono sposati.

 

Segui l'Arcidiocesi di Udine sui social

Facebooktwitterrssyoutube

Vuoi condividere questo articolo?

Facebooktwittermail